Intel Extreme Masters: tra esport e tecnologia sono protagoniste le donne

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Sono ben 1,8 miliardi i giocatori nel mondo. Praticamente un quarto dell’intera popolazione terrestre videogioca! E questo numero sappiate è destinato a crescere. Ma la notizia è che ben il 48% del totale dei videogiocatori è composto da donne. Parliamo di 820 milioni di videogiocatrici! E non sorprende quindi che ci siano pure loro tra le protagoniste degli Intel Extreme Masters.

A Katowice, in Polonia, per il terzo anno consecutivo si è svolta la finalissima di un torneo mondiale che, giunto alla sua decima edizione, chiama ormai a raccolta i migliori player, allettati da un montepremi complessivo superiore ai 5 milioni di dollari. Sui campi di battaglia virtuali della Spodek Arena si sono svolti tornei di Counter-Strike Global Offensive, StarCraft II Legends of the Void e chiaramente League of Legends, giocato da oltre 67 milioni di persone ogni mese e a cui è spettato l’onore di chiudere l’evento con la finalissima di domenica sera.

Mentre nella struttura adiacente dell’International Congress Centre si svolgevano tornei minori, comunque in grado di suscitare grande interesse, con Heroes of the Storm, Rainbow Six Siege e il sempre più popolare Hearthstone protagonisti sul palco dell’Expo Stage e dell’Auditorium.
Gli Intel Extreme Masters sono in tutto e per tutto assimilabili alle più importanti competizioni sportive tradizionali. Riuniscono migliaia di fan e coinvolgono commentatori professionisti, con uno schieramento di mezzi tecnici da far invidia al Superbowl e milioni di visualizzazioni online.
Tutto questo perché il mercato dell’intrattenimento elettronico è in forte crescita e il gaming su PC costituisce il 37% di questo mercato, puntando a superare i 100 miliardi di dollari di valore entro il 2018. Parlando di esport, si stima che siano ben 160 milioni i fan degli sport elettronici nel mondo. Tanto che i giocatori più popolari guadagnano ormai cifre da capogiro e sono venerati come delle star. A Katowice migliaia di giovanissimi si accalcavano per poter stringere la mano, scattarsi un selfie o farsi fare l’autografo dal proprio giocatore preferito. E tra di loro tantissime ragazze. Ben rappresentate anche dall’altra parte della barricata. Del resto negli sport elettronici le donne possono competere ad armi pari con gli uomini. E per promuovere questo trend Intel ha deciso di sponsorizzare ben tre team femminili, che competono su CounteStrike. Si tratta di Let the Games Begin, Team Property e CLG Red.
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Quest’anno oltre 100 mila persone hanno assistito dal vivo agli Intel Extreme Masters. Attratte, oltre che dai tornei, anche dall’area Expo adiacente alla Spodek Arena, in cui erano presenti i più importanti produttori di hardware per il gioco. Marchi come ASUS, MSI, HP, Dell, Iiyama, BenQ, Razer, Steelseries hanno portato le ultime novità gaming, allestendo postazioni che hanno permesso a tutti di provare i migliori videogame del momento, chiaramente su PC powered by Intel. Insieme a produttori di periferiche o di speciali sedie da gamer.

L’area espositiva più grande era riservata a Intel stessa, che ha portato sistemi desktop e notebook basati sui più recenti e performanti processori Intel Core di 6a generazione. Mostrando postazioni multi monitor con sistemi dotati di schede grafiche multiple, PC moddati con raffreddamento a liquido e in generale la miglior tecnologia oggi disponibile per il gaming. Il messaggio era chiaro: il PC è la next generation del gaming e offre, già oggi, accesso a tecnologie come il 4K oppure la realtà virtuale. Protagonista pure lei agli Intel Extreme Masters, con una versione praticamente finale di Vive, che abbiamo provato con grande curiosità.

Il visore VR di HTC e Valve, abbinato ad un PC ad alte prestazioni ci ha immerso in mondi virtuali di un realismo sorprendente, in cui abbiamo potuto esplorare il ponte di una nave sommersa, trovandoci faccia a faccia con un’enorme balena. O affrontare pirati spaziali a colpi di pistola usando i motion controller e schivando i raggi laser con il nostro corpo. Un’esperienza sorprendente e un passo in avanti enorme rispetto ai primi prototipi di Vive. Ora che la tecnologia è pronta ad arrivare sul mercato siamo certi che rappresenterà quanto di più vicino ci sia al ponte ologrammi immaginato da Star Trek! Ma chiaramente serviranno, almeno in una prima fase, configurazioni di fascia alta.

Infine uno sguardo al futuro dell’interazione con i PC, attraverso RealSense, un’altra novità che troverà posto sulla prossima generazione di notebook e dispositivi mobile basati su tecnologia Intel. RealSense è una speciale videocamera in grado di vedere come l’occhio umano, rilevando la profondità e tracciando i movimenti del corpo. Con RealSense potremo effettuare scansioni in 3D del nostro volto e inserirle all’interno dei nostri videogiochi preferiti, ad esempio Fallout 4. Oppure potremo usare il rilevamento di profondità per effettuare un chroma key in tempo reale, senza bisogno di usare un telo verde e separando la nostra immagine dallo sfondo, per portarla all’interno del videogame, come vi mostriamo in queste immagini tratte da Rainbow Six Siege.

Gli Intel Extreme Masters insomma sono stati anche una vetrina sul futuro delle tecnologie per il gaming, ma soprattuto ci hanno trasmesso un’energia incredibile, con questo mix unico di tecnologia e sport culminato nella celebrazione della vittoria degli SKT in League of Legends dove, alla fine di una tre giorni incredibile e ad un passo dai vincitori, in un trionfo di applausi e di coriandoli, anche noi abbiamo toccato con mano tutta la magia dell’esport.