
Secondo un articolo esclusivo di Digitimes, Intel starebbe pianificando di aumentare i prezzi delle sue CPU Raptor Lake di oltre il 10% nel quarto trimestre del 2025, a causa del rallentamento della domanda per PC AI-centrici e pressioni sul costo delle forniture.
Il fenomeno non riguarda solo i modelli più datati, ma anche quelli delle 13a e 14a generazione. Fonti del settore sostengono che alcuni costruttori PC temono che l’incremento possa compromettere i margini sul segmento mainstream, mentre Intel considererebbe questo rialzo un modo per allinearsi a costi crescenti nei materiali e nella produzione.
Un altro elemento chiave è che la domanda per PC AI (ossia con NPU e funzioni avanzate) non ha mantenuto le aspettative, spingendo gli utenti a rimanere su soluzioni consolidate e meno complesse, come le Raptor Lake. Questo comportamento del mercato potrebbe dare a Intel la leva per aumentare i prezzi su quei chip stabili nella domanda.
Perché Intel potrebbe farlo
Un aumento di prezzo del 10 % rifletterebbe l’intento di compensare l’aumento dei costi industriali e delle materie prime, secondo Digitimes. Inoltre, con la saturazione del mercato PC e la riduzione della spinta verso aggiornamenti frequenti, Intel potrebbe sfruttare l’offerta limitata per aumentare margini sui segmenti più richiesti.
Un altro fattore è la debole risposta del mercato all’idea di PC AI: se le nuove architetture con NPU e funzioni AI non stanno riuscendo a convincere i consumatori, Intel può rifocalizzarsi sulla sua gamma consolidata (Raptor Lake) aumentando il prezzo per capitalizzare la domanda stabile.
Allo stesso tempo, la pressione sui costi di memoria, SSD, tassazioni e catene logistiche rende più difficile per i produttori mantenere i prezzi bassi senza compromettere i margini. Digitimes riferisce che molti nel settore preparano questa mossa come risposta combinata: costi in aumento + domanda stabile su certi modelli.
Impatti attesi sul mercato e sugli utenti
Se il rialzo fosse confermato, gli enti OEM (produttori di PC) probabilmente ridurranno i loro sconti e potrebbero trasferire l’aumento sul prezzo finale dei notebook e dei desktop. Questo effetto si noterebbe specialmente in occasioni come il Black Friday, dove i margini saranno più ridotti.
Per l’utente finale, un rincaro del genere rischia di rendere meno appetibili i PC entry-level che usano soluzioni Raptor Lake, spingendo alcuni a rimandare gli acquisti o considerare alternative più economiche presso AMD o soluzioni mobili.
Sul fronte competitivo, l’aumento potrebbe dare vantaggio ad AMD nei segmenti medi e bassi, se queste aziende riuscissero a mantenere margini più stabili. Inoltre, il segmento “flagship” potrebbe vedere una contrazione nella rotazione degli stock.
Tuttavia non è da escludere che Intel mantenga invariati i modelli più recenti (con tecnologie NPU, architetture AI) per sostenere la transizione verso future generazioni (come Arrow Lake). Alcune indiscrezioni suggeriscono che l’aumento sarà più marcato sui modelli legacy che ancora dominano il mercato.
Rischi e dubbi da considerare
Il rumor non è confermato ufficialmente da Intel, e alcune fonti hardware invitano alla cautela: Digitimes ha avuto precisioni e imprecisioni in passato, quindi il “piano di rialzo del 10 %” va considerato con scetticismo.
Un possibile contraccolpo è che gli utenti e aziende rimandino gli acquisti in attesa di un ribasso, deprimendo la domanda. In scenari peggiori, Intel rischierebbe di spingere i clienti verso competitor o generazioni future che offrano un miglior rapporto prestazioni/prezzo.
Inoltre, se l’aumento di prezzo è una manovra difensiva, deve essere ben calibrata: se troppo aggressiva, potrebbe essere percepita come prezzo speculativo e danneggiare la reputazione brand.
Secondo le ultime indiscrezioni di Digitimes e confermate da altri media, Intel starebbe valutando un aumento superiore al 10 % per le sue CPU Raptor Lake nel Q4 2025, motivato da pressione sui costi industriali e domanda stabile per quei chip. Se confermato, l’impatto potrebbe ridisegnare il panorama dei prezzi PC nell’ultima parte del 2025, influenzando le strategie di OEM, utenti e concorrenti.
Per ora resta un rumor da seguire con attenzione: sarà fondamentale assistere ai movimenti ufficiali di Intel nei prossimi mesi.
Fonte: DigiTimes










