Intel: processo produttivo da 1nm e a fabbriche totalmente automatizzate entro il 2027

A cura di Marcello Ribuffo

Intel

La creazione di processori sempre più performanti è una corsa senza fine, una ‘corsa agli armamenti‘ che vede coinvolte Intel, NVIDIA e AMD, con tabelle di marcia già prefissate. La corsa è anche verso una maggiore miniaturizzazione, con processi produttivi via via sempre più sofisticati e che porterà già Intel a produrre nodi con processo produttivo da 1,4nm dal 2026 ma è il 2027 su cui si ha maggiore attenzione.

Intel: verso l’infinitamente piccolo e oltre!

Con documenti resi ormai pubblici infatti, sappiamo che la casa di Mountain View compirà un altro salto avanti, un balzo tecnologico che porterà alla creazione di nodi con processo produttivo a 1nm, anche se per la produzione di massa bisognerà attendere ancora un po’.

Tutte queste informazioni derivano dall’Intel Foundry Direct Connect, in cui il vice-presidente esecutivo Keyvan Esfarjani ha mostrato l’intera tabella di marcia e gli obiettivi futuri dell’azienda. Nonostante non vi siano dettagli sui nuovi chipset, Esfarjani ci ha tenuto a dire come i nuovi processori vanteranno una potenza straordinaria, con un miglioramento quantificabile tra il 14% e il 15% rispetto i processori a 1,4 nm.

Mentre Intel sta producendo dallo scorso anno processori da 1,8 e 2nm, ci si prepara a investire anche nella produzione di elementi in grado di supportare l’intelligenza artificiale: ampliando infatti la produzione delle tecnologie proprietarie come Foveros, EMIB, SIP (silicon photonics) e HBI (hybrid bond interconnect), si pensa di dare un ulteriore boost a al nuovo trend tecnologico, finora ‘limitato‘ proprio dalle difficoltà di soddisfare una più esigente richiesta di componenti.

Ma Intel si spingerà oltre, investendo circa 100 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni in nuove strutture ed espansione delle attuali, in sedi che andranno dall’Arizona, alla Germania, passando per Israele. Come già saprete, l’Italia non è più nei piani dell’azienda. Queste nuove strutture saranno inoltre dotate di cosiddetti Cobot AI, automi in grado di lavorare con il personale umano, automatizzando enormemente tutti i sistemi produttivi.

Con questi investimenti ci si attendono balzi tecnologici non trascurabili ed è molto probabile che saranno seguiti a ruota dai concorrenti, in un’escalation di potenza e prestazioni fino a quando Skynet prenderà il controllo di tutto quanto.

Fonte: Tom’s Hardware