IT: Welcome to Derry sarà composta da tre stagioni: Andy Muschietti svela il grande arco narrativo

IT: Welcome to Derry tre stagioni plan

La serie prequel IT: Welcome to Derry non si fermerà alla sola prima stagione, ma è stata concepita fin dall’inizio con una struttura narrativa pensata per tre stagioni, ognuna ambientata in un’epoca diversa e legata al ciclo di risvegli dell’entità malvagia conosciuta come It. La conferma arriva da Andy Muschietti, regista e co-creatore dello show tratto dal romanzo di Stephen King, che ha disegnato un arco complessivo ampio e profondo per la mitologia del franchise horror.

Questa tripartizione non è casuale: la storia di Welcome to Derry esplora eventi chiave nella cronologia della cittadina maledetta del Maine, svelando retroscena e tragedie che si intrecciano con il ciclo di apparizioni di Pennywise, il temibile clown demoniaco che domina la narrazione dell’universo IT.

Un arco narrativo pensato come una trilogia televisiva

Andy Muschietti ha ribadito che il progetto è stato concepito fin dall’inizio come una serie in tre parti, non semplicemente come una singola stagione o uno spin-off momentaneo. In interviste recenti ha spiegato che la prima stagione — ambientata nel 1962 e disponibile su HBO e HBO Max — rappresenta “il primo passo” di una storia più ampia e complessa, che mira a svelare i motivi dell’esistenza di It e il modo in cui l’entità influenza Derry nel corso dei decenni.

Secondo il piano creativo, la seconda stagione sarà ambientata nel 1935, un periodo segnato da eventi tragici come il massacro della Bradley Gang, mentre la terza stagione tornerà ancora più indietro nel tempo, al 1908, esplorando un altro momento cruciale legato all’origine e alle manifestazioni di Pennywise. Questo uso di linee temporali decentrate non solo approfondisce la storia, ma amplia la mitologia di IT in modo organico.

Una visione narrativa che va oltre il prequel classico

A differenza di molti prequel televisivi che si limitano ad anticipare eventi già noti ai fan, Welcome to Derry adotta una visione più ambiziosa: raccontare la storia alla rovescia, esplorando come eventi catastrofici nel passato abbiano plasmato l’entità malefica che in seguito terrorizzerà la cittadina. Questo approccio riflette direttamente le “interruzioni” narrative presenti nel romanzo originale di Stephen King e dà alla serie una prospettiva unica nel contesto dell’universo IT.

Nonostante la prima stagione sia già conclusa con il finale dell’episodio “Winter Fire” e abbia suscitato grande interesse tra gli appassionati dell’horror, HBO non ha ancora confermato ufficialmente il rinnovo per la seconda o terza stagione. Tuttavia, i piani dei creatori e le dichiarazioni degli showrunner mostrano chiaramente che esiste una roadmap dettagliata che attende solo il via libera formale per essere messa in produzione.

Perché tre stagioni ampliano la mitologia di IT

La scelta di articolare la serie in tre stagioni non è solo un esercizio narrativo, ma una vera e propria strategia per esplorare momenti storici cruciali legati all’entità di Pennywise. Ogni periodo — 1962, 1935 e 1908 — rappresenta una fase diversa in cui la minaccia emerge, assumendo forme e impatti differenti nella comunità di Derry. Questo permette alla serie di ampliare la propria ambientazione e di intrecciare nuove storie di paura, resistenza e disperazione, dando ai fan una visione più ricca e stratificata del Male incarnato da It.

Nel romanzo di King, eventi simili ricorrono con ciclicità e mostrano come la cittadina sia intrinsecamente legata alla manifestazione di It, creando un terreno fertile per una narrazione episodica e cronologicamente espansiva.

IT: Welcome to Derry non è una serie limitata a una singola stagione, ma un progetto pensato per svolgersi su tre capitoli narrativi distinti, ognuno ambientato in un periodo diverso della storia della cittadina maledetta. Sebbene l’ufficialità del rinnovo non sia ancora stata annunciata, le dichiarazioni di Andy Muschietti e della squadra creativa delineano un piano ben definito, che promette di espandere il mito di Pennywise ben oltre quanto visto nei film e nel primo capitolo televisivo. La trilogia televisiva, progettata come una narrazione a ritroso nel tempo, offre ai fan dell’horror una prospettiva inedita e profondamente radicata nell’universo di Stephen King.

Fonte: comingsoon

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