JRPG 3.0: sta per arrivare il punto di svolta secondo Katsura Hashino, Director dei Persona e di Metaphor ReFantazio

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Katsura Hashino, director di Persona e Metaphor: ReFantazio, ha delineato una visione ambiziosa per il futuro dei JRPG, annunciando quella che definisce la terza “era” del genere: il cosiddetto JRPG 3.0. In un intervento tenuto al G-Star 2025 in Corea del Sud, Hashino ha spiegato come il genere si sia evoluto nel tempo, passando da un primo stadio “classico”, a un secondo più moderno – reattivo e rifinito – per arrivare oggi a un potenziale salto qualitativo.

Secondo lui, il JRPG 1.0 rappresenta i giochi classici, come i titoli storici su cui è cresciuto il genere, mentre il JRPG 2.0 è quello attuale, caratterizzato da una maggiore accessibilità e una risposta al giocatore più immediata. Ma il vero cambiamento, afferma Hashino, verrà con il JRPG 3.0: sarà una fase in cui “ci sarà una dimensione maggiore” nei giochi, e dove struttura e presentazione verranno modificate “a un livello fondamentale”.

Cosa significa “maggiore dimensione”

Nonostante Hashino non abbia fornito tutti i dettagli su come sarà concretamente questo JRPG 3.0, il concetto che propone è chiaro: non si tratta solo di evolvere graficamente o migliorare l’interfaccia, ma di trasformare il modo in cui un JRPG è pensato, costruito e giocato. L’obiettivo è andare oltre le convenzioni: creare giochi che non siano semplicemente “più grandi”, ma “più profondi” nel modo in cui narrano, strutturano i loro sistemi e presentano il mondo.

Questa visione è supportata anche da Shigenori Soejima, art director, con cui Hashino ha parlato di “impressioni durature” attraverso la combinazione tra arte visiva e struttura dei giochi. Non è un cambiamento cosmetico, ma un approccio sistemico: Hashino spera che Metaphor: ReFantazio diventi un punto di partenza per questa nuova era.

Il contesto dell’evoluzione JRPG

L’idea di Hashino arriva in un momento in cui molti sviluppatori JRPG guardano al passato ma anche al futuro. Titoli recenti già mescolano meccaniche tradizionali con elementi più moderni: ad esempio, il combat system di Metaphor unisce il turno-based classico con momenti di azione in tempo reale. E poi c’è la dimensione narrativa: Hashino ha scelto una cornice fantasy per Metaphor proprio per esplorare temi più grandi (come l’ansia) in un contesto simbolico e visivamente potente.

Altri osservatori, come quelli di Push Square, sottolineano che questa evoluzione potrebbe coinvolgere anche l’influenza globale sul genere: l’ispirazione di Hashino include non solo il JRPG giapponese tradizionale, ma anche elementi provenienti da sviluppatori di tutto il mondo, creando un mix potenzialmente rivoluzionario.

Le implicazioni per il futuro dei giochi JRPG

Se la visione di Hashino dovesse concretizzarsi, potremmo vedere JRPG che non somigliano più strettamente ai titoli del passato, ma che ridefiniscono cosa significa essere un JRPG. Mondi di gioco più complessi, narrazioni più stratificate, meccaniche che combinano il meglio del classico e del moderno. Potrebbe emergere un nuovo standard per gli RPG giapponesi, in cui l’esperienza di gioco non è solo un percorso lineare, ma qualcosa di più “dimensionale” e coinvolgente.

D’altra parte, questo salto implica anche delle sfide. Ridefinire struttura e presentazione “a un livello fondamentale” significa correre il rischio di allontanarsi troppo dai fan tradizionali, o di creare giochi troppo ambiziosi da realizzare. Ma Hashino sembra convinto che valga la pena provarci, e che Metaphor possa essere la base della sua visione.

Fonte: IGN

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