Una buona notizia, ma solo a metà. Le sigle sindacali che rappresentano i lavoratori di Keywords Studios hanno da poco annunciato che l’azienda avrebbe deciso di reintegrare i lavoratori. Vittoria? Non proprio. Come si evince dal comunicato – di cui trovare un estratto al prossimo paragrafo – l’azienda giustifica il proprio dietrofront con dei supposti vizi di forma nella procedura utilizzata per il licenziamento. Nei prossimi giorni, si legge, presenterà una nuova procedura. A fine giugno, lo ricordiamo, Keywords Studio (che offre assistenza su vari campi alle software house) ha annunciato la cessazione del rapporto di lavoro con trenta dipendenti tra Italia e Francia. Come risposta, le sigle sindacali hanno indetto lo stato di agitazione, due giornate di sciopero e richiesto immediati incontri con la dirigenza.
“Noi pensiamo che la mobilitazione scaturita dalla comunicazione degli esuberi, che ha visto una partecipazione allo sciopero di circa la metà dei dipendenti, una solidarietà internazionale degli addetti del settore e del movimento sindacale mondiale, sia stata un chiaro segnale di unità che ha avuto il suo peso importante. L’azienda ha tenuto a precisare che la decisione di revocare la procedura è stata causata da un vizio di forma relativo alle posizioni coinvolte Ha inoltre comunicato che nelle prossime settimane presenterà una nuova procedura. Per questo motivo è confermato lo stato di agitazione ribadendo il blocco degli straordinari.”.
Le sigle sindacali però ricordano che l’attiva partecipazione all’iniziativa, oltre che all’eco mediatica generata dalla notizia e dalla solidarietà dimostrata da altri esponenti del settore, avrebbero dimostrato alla dirigenza di Keywords la coesione tra lavoratori.
Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti sulla vicenda.