Killing Floor 2 – la recensione

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A tutta co-op!

Come ho detto poc’anzi, a meno che non vi venga la malsana idea di farvi ammazzare, non perdete troppo tempo a giocare in singolo. Quando scendete sul campo di battaglia con altri compagni è possibile formare una squadra equilibrata grazie alle varie classi proposte, che influiscono in maniera evidente sulle partite (contrariamente ad aspetto e skin del personaggio, che non cambiano nulla a livello di gameplay): è possibile vestire i panni del berserk, abile nei combattimenti corpo a corpo, oppure optare per una classe utile come supporto al team, più dedita alla cura – giusto per fare degli esempi.

Killing Floor 2 è sanguinolento e brutale, una vera e propria carneficina di esseri abominevoli assortiti.

Ci sono una decina di archetipi tra cui scegliere, ognuno dei quali può imbracciare qualsiasi arma presente nel titolo; va però sottolineato che utilizzando equipaggiamenti “più adatti” alla classe selezionata si possono ottenere dei bonus. Detto questo, una squadra di quattro medici è tutt’altro che utile, così come una squadra di soli demolitori. Importante è cercare di non separarsi, perché i mutanti arrivano sempre in gruppo a parte i primi, quindi avere al proprio fianco un compagno di squadra può risultare decisivo. Interessante è inoltre il fatto che ci sono vari punti vendita/negozi presso cui fare rifornimento durante le pause, ma non potendo svaligiare sempre gli stessi si è obbligati allo spostamento: ciò significa che se si era trovato un punto strategico sulla mappa capita di doverlo abbandonare per andare a fare scorte dall’altra parte dell’area.

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RASSEGNA PANORAMICA
Voto
7.5
killing-floor-2-la-recensione<strong>PRO</strong> <BR> Adrenalinico. <BR> Tecnicamente valido. <BR> Gameplay semplice e intuitivo. <BR> Ottimo in co-op... <BR> <strong>CONTRO</strong> <BR> ... ma non in singolo. <BR> Un po' piatto. <BR>