
Eline Van der Velden, fondatrice di Particle6 e mente dietro il controverso personaggio virtuale Tilly Norwood, sta per dare vita a un nuovo progetto: una serie TV guidata dall’intelligenza artificiale per il History Channel olandese, prodotta in collaborazione con Hearst Networks.
Il titolo dello show è Straten van Toen (“Streets of the Past”), e sarà composto da dieci episodi in cui il conduttore reale Corjan Mol, noto per il suo ruolo in The Curse of Oak Island, visiterà diverse strade, piazze e canali dei Paesi Bassi. Grazie all’IA, Mol “viaggerà nel tempo”: le scene storiche che ricostruiscono il passato saranno create con materiali d’archivio – dipinti, incisioni, fotografie – e la AI non servirà solo per ricreare ambienti, ma anche per inserire paesaggi e personaggi, reali e immaginari, in un’esperienza narrativa immersiva.
Van der Velden ha spiegato che, pur avendo già usato l’IA in produzioni passate (ricerca, post-produzione), questa sarà la prima serie in cui l’IA è protagonista in scena: tutto il processo sarà guidato da umani, ma con un uso massiccio e visibile dell’intelligenza artificiale. Per lei, la tecnologia diventa parte della creatività: l’IA è uno strumento, un “pennello” che permette di unire filmati moderni con ricostruzioni digitali del passato, per creare immagini cinematografiche mai viste prima.
Il metodo scelto è tanto innovativo quanto delicato: le scene storiche verranno generate in modo da essere accurate, utilizzando fonti d’archivio reali per mantenere il rigore storico. Non sarà soltanto un “gioco visivo”: Mol concluderà ogni episodio riflettendo sul significato degli eventi mostrati e su come il passato continui a influenzare il presente.
Perché questo progetto è significativo
Questo annuncio è importante per diversi motivi. Innanzitutto, Particle6 dimostra di voler spingere l’IA oltre i ruoli di supporto, facendola diventare protagonista sullo schermo. La serie è una sorta di esperimento narrativo: unire la documentazione storica con la creatività generata da algoritmo, mantenendo un controllo umano etico e trasparente.
Inoltre, la scelta di raccontare la storia olandese attraverso i suoi luoghi emblematici (canali, strade, piazze) permette di valorizzare il patrimonio culturale del Paese in modo innovativo. Non è un semplice docu-reality: è una ricostruzione “potenziata” dall’IA, che potrebbe diventare un modello per future produzioni storiche in cui arte, tecnologia e informazione si uniscono.
Infine, il progetto suscita inevitabilmente dibattito: dopo l’esperimento di Tilly Norwood, già criticato da parte dell’industria degli attori tradizionali, Van der Velden e il suo team rilanciano, puntando su un uso d’IA che “non sostituisce l’umano, ma lo arricchisce”.
Fonte: IGN









