La realtà virtuale è il futuro del porno?

La frase “internet is for porn” è esplicativa di come il World Wide Web, da quando ha cominciato a diffondersi nelle case di tutto il mondo, sia stato ampiamente utilizzato per pratiche non sempre legate al nobile intento di informarsi e di informare, ma per quello che, senza entrare troppo nei dettagli, si può definire “intrattenimento personale“. L’avvento della Realtà Virtuale ha aperto nuovi scenari e prospettive per questo mercato e in molti hanno già iniziato a cavalcare l’onda di quel fenomeno ormai identificato come Porno VR.

I dati raccolti da Google negli ultimi tempi, evidenziano come negli ultimi 17 mesi la parola chiave “vr porn” abbia subito un’impennata del 9900% nelle ricerche. In particolare in Norvegia, Singapore, Finlandia, Sud Corea, Svezia e Malesia.

E durante l’ultimo E3 di Los Angeles abbiamo avuto la conferma che l’industria del porno è tra le più attive sostenitrici di questa tecnologia emergente. Come ha dimostrato l’esperienza del Raffo presso lo stand Naughty America.

Altre celebri leader del settore, come PornHub, non sono certi rimasti con le mani in mano e sono già corsi ai ripari aprendo sezioni riservate (e a pagamento) dedicate alla Porno VR contenenti video a 360° o addirittura vere e proprie esperienze godibili attraverso l’uso dei device attualmente in vendita: dagli economici Google CardBoard e derivati, fino ai più costosi HTC Vive e Oculus Rift.

Sarà il porno a salvare la VR? I dati di vendita al momento non parlano di grandi numeri. La tecnologia avrà bisogno di tempo per affermarsi, ma il mercato del porno potrà sicuramente darle una mano. I risvolti da qui a dieci anni? Totalmente imprevedibili. Se pensiamo a quanto accaduto con il primo festival giapponese interamente dedicato alla Porno VR, ossia Adult VR 01, che si sarebbe dovuto tenere in questi giorni nella città di Tokyo. L’affluenza del pubblico è stata tanto elevata da violare completamente i protocolli di sicurezza, costringendo gli organizzatori dell’evento ad annullarlo. L’interesse verso questa nuova frontiera è innegabile.

Il bombardamento mediatico a cui sono soggetti gli utenti della rete ha alterato la soglia del comune senso del pudore. Nel medioevo una caviglia scoperta avrebbe scatenato una caccia alle streghe, mentre oggi un corpo nudo quasi non fa notizia. Gli utenti, anestetizzati da tutto questo, vanno alla ricerca di nuove esperienze. Come appunto quelle che potrebbe fornire la Porno VR.