La Rete si scalda su delle dichiarazioni di Giovanardi sui videogiochi, ma sono vecchie di anni

Carlo Giovanardi è un avvocato, ma soprattutto è un un politico italiano ed è stato fino al 2011 Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia. Proprio nel 2011 Giovanardi ha espresso una particolare opinione riguardo ai media e all’influenza sui giovani parlando, in particolare, dei videogiochi e di The Sims.

Come potrete ascoltare grazie al video che alleghiamo all’articolo, in un’intervista sul tema risalente a tre anni fa Giovanardi disse chiaramente ciò che pensava sui videogame e sulla necessità di regolamentarli, a causa in particolare delle influenze che possono avere sui giovani. Giovanardi parla di The Sims e della possibilità nel gioco di formare famiglia con genitori dello stesso sesso. In The Sims, infatti, esiste la possibilità di matrimonio omosessuale e le coppie omosessuali possono adottare dei bambini, in una libertà che ai più sembra del tutto normale. Secondo Giovanardi questo non è giusto ed entra in contrasto con la realtà del nostro Paese, dove non è consentito il matrimonio per una coppia omosessuale.

Da qualche ora queste dichiarazioni di Giovanardi sono tornate a farsi strada sulla Rete, riprese da alcuni siti sulla base di un pezzo pubblicato sulla La Stampa.it nel 2011, evidentemente non notando la data dell’articolo. Una svista probabilmente generata dal periodo denso di nuove uscite di titoli videoludici fra cui, proprio questo mese, The Sims 4. Il gioco, ovviamente, concede ancora le stesse possibilità di formare coppie eterosessuali e omosessuali. Non stupisce sapere che effettivamente nulla sia stato cambiato, considerando che le proposte di Giovanardi non hanno fatto molta strada…

In fondo The Sims 4, pur essendo un videogioco, rispecchia una realtà non poi tanto assurda: un mondo libero dove, giustamente, non ci sono limitazioni di scelta quando si tratta della sfera personale. In The Sims, che è una simulazione di vita, è possibile fare moltissime cose che forse lo stesso Giovanardi non immagina, considerando che nell’intervista dichiara di “non conoscere questi videogiochi”. Non li conosce ma è pronto a giudicarli diseducativi.

In The Sims ci sono molte libertà e molte possibili azioni, come è normale essendo un videogioco del genere “simulatore di vita”, e non è certo il matrimonio omosessuale a etichettarlo come diseducativo. Se proprio si volesse cercare il pelo nell’uovo, si potrebbero trovare molteplici motivazioni per condannare videogiochi di ogni genere.

Cosa ne sarebbe di tutti i videogiochi violenti o dove si utilizzano armi? E di quelli dove si spara a zombie o alieni? Sono poco realistici e diseducativi? Forse, secondo Giovanardi, dovrebbero essere regolamentati in modo da offrire una rappresentazione più “realistica” della nostra società… ma di certo l’industria videoludica non ne uscirebbe bene. Chi comprerebbe un gioco dove, in coppia con il proprio sposo rigorosamente eterosessuale, si cammina verso l’ufficio postale per pagare una bolletta, in un mondo dove non esistono zombie o draghi e dove non si può certamente portare in giro una pistola, poiché si rischierebbe di venire arrestati?