Un gioco a tratti fluido, a tratti “monolitico”
E’ ovviamente ancora troppo presto per tirare le conclusioni. Del resto, nella nostra prova con mano in quel di Milano, abbiamo provato un solo livello. Per di più, lo abbiamo provato diverse volte visto che come combattenti siamo risultati piuttosto schiappe (a un certo punto la sviluppatrice che ci assisteva e ci guidava, ci ha fatto capire che dovremmo forse rivolgerci a qualcosa nel mondo de Lo Hobbit, perché i territori di Mordor paiono troppo pericolosi per noi), ma già si può intuire come, a una incredibile cura profusa nella caratterizzazione di quei personaggi che andranno poi a strutturare il sistema nemesi, non corrisponda altrettanta cura nel sistema di combattimento, davvero troppo grezzo, caotico, confusionario, ma anche legnoso. Ed è un gran peccato visto che, come già detto, in un gioco simile il 90% del tempo lo si investe duellando, solo il restante dieci in strategie (nulla poi vieta che l’esplorazione dei terreni, a battaglia conclusa, richiami in gioco le sessioni stealth viste nel precedente episodio).
In caso di morte prematura, le cut-scenes non sono skippabili. Sappiatelo.
Certo, per essere di fronte a un titolo su licenza, non ci possiamo lamentare (pensate che è possibile persino comandare i draghi, per seminare morte e distruzione dall’alto, o cavalcare i mannari, che poi sono dei grossi gattoni che ci permettono di arrampicarci sugli edifici, correre lungo le gronde e avventurarsi persino sulle corde tra un parapetto e l’altro), ma molto spesso si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un titolo che avrebbe potuto fare ancora meglio, il cui sviluppo è stato chiuso troppo in fretta o il cui combat-system è stato volutamente lasciato grebano per non allontanarsi dal “grande pubblico”, quello cioè senza pretese che vuole far faville solo pigiando ripetutamente su di un solo tasto, come se non ci fosse un domani. Dal canto nostro, speriamo che le sequenze di esplorazione regalino tante soddisfazioni e tante side-quest, e magari che certi livelli permettano strategie più ragionate, come la possibilità di piazzare e comandare macchine d’assedio che distruggano sul serio le protezioni dei castelli nemici, evitando semplici eventi scriptati. Non sappiamo se si tratti di pie illusioni o se nella sua completezza, il prodotto di Monolith andrà ben oltre le premesse, ma non c’è nemmeno molto da attendere: La Terra di Mezzo – L’Ombra della Guerra arriverà infatti su tutte le principali console il prossimo 25 agosto. Su tutte tranne una, in realtà: non su Switch. Anche qui, abbiamo un po’ indagato e sembra che, almeno al momento, la platea Nintendo dovrà “accontentarsi” di Hyrule, perché la Middle Earth resta fuori mano…