Labubu: il pupazzo ugly-cute che ha conquistato il marketing mondiale

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Labubu nasce nel 2015 dalla creatività dell’artista Kasing Lung, parte della saga illustrata The Monsters, ispirata alla mitologia nordica. Il suo design, un mix di tenerezza e spavalderia – corpo paffuto, denti appuntiti, grandi orecchie – incarna perfettamente l’estetica “ugly‑cute”. Questo contrasto lo rende immediatamente riconoscibile e memorabile, un elemento chiave nel branding moderno.

Strategie di marketing: blind‑box e scarsità

La scelta di lanciarlo in formato blind‑box da Pop Mart nel 2019 ha rivoluzionato la sua diffusione. Il meccanismo “sorpresa” porta all’acquisto ripetuto fino a trovare varianti rare, creando un effetto FOMO studiato a tavolino. Negli USA il prezzo di retail (tra $8,99 e $27,99) si è moltiplicato sui mercati secondari, arrivando a migliaia di dollari.

Espansione internazionale e guadagni record

Pop Mart ha aperto flagship store e vending machines in numerose città del mondo, incrementando le vendite e consolidando la visibilità globale. Nel 2024 la società ha registrato circa 1,8 miliardi di dollari di fatturato, con oltre 410 milioni generati solo dal brand Labubu. Wang Ning, fondatore e CEO, ha visto la propria ricchezza crescere vertiginosamente, diventando uno dei più giovani miliardari cinesi.

Celebrity endorsement e trend sui social

Labubu ha raggiunto l’apice della popolarità quando celebrità come Lisa delle Blackpink, Rihanna, Dua Lipa, Kim Kardashian e David Beckham sono stati fotografati con portachiavi o peluche Labubu. Su TikTok, Instagram e Xiaohongshu impazzano video di unboxing, contribuendo a fare di Labubu un vero must‑have tra adulti e teenager.

Aste da capogiro e collezionismo estremo

Labubu ha varcato i confini del semplice gadget: grandi aste del 2025 hanno visto un esemplare da 4 piedi venduto a $170.000 e un altro a oltre $130.000 a Pechino. Le incredibili quotazioni testimoniano la trasformazione da piccolo pupazzo a oggetto da collezione di prestigio.

Controversie e controffensive

Il successo non ha risparmiato ombre: si sono diffuse voci di legami demoniaci, poi smentite, che hanno però alimentato il fascino misterioso di Labubu. Inoltre, l’esplosione delle vendite ha attirato imitazioni (i cosiddetti “Lafufu”), furti e persino scontri tra fan, tanto da indurre in alcune regioni sospensioni temporanee delle vendite per motivi di sicurezza.

Perché Labubu è un case study di marketing

Labubu dimostra che un prodotto dal design originale può diventare successo globale se supportato da strategie: packaging sorpresa, tirature limitate, social media e endorsement vip. Pop Mart ha trasformato un semplice pupazzo in simbolo di soft power culturale, sfruttando un mix vincente tra emozione, rarità e cultura digital. Il risultato? Un fenomeno che ha ridefinito il collezionismo contemporaneo.

Fonte: People

FONTEPeople

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