Per i più giovani, le audiocassette, o musicassette, potrebbero rappresentare un qualcosa di nuovo. In realtà, se chiedete ai vostri genitori e nonni, vi diranno che non sono altro che le antenate dei CD. Un’invenzione di enorme successo che fece sognare tante generazioni. È, quindi, con grande tristezza che vi riportiamo la notizia della morte di Lou Ottens, alla veneranda età di 96 anni. Vogliamo, però, spiegarvi il perché l’industria audio debba così tanto a questo personaggio e come il suo contributo sia visibile ancora oggi.
Ingegnere olandese, Ottens venne a capo dell’idea per le audiocassette nell’ormai lontano 1960. Lì, insieme al suo team, sviluppò la prima cassetta portatile. Presentata poi nel 1963 durante l’IFA di Berlino, una delle fiere più antiche di tecnologia della Germania, sbalordì tutti grazie alle sue dimensioni ridotte. Questo particolare fu così determinante, che rimpiazzò uno dei primi registratori a nastro, il sistema a bobina aperta, ritenuto troppo ingombrante. In seguito, grazie a un accordo con Sony, il design creato da Ottens divenne lo standard a livello globale.
Le musicassette ebbero un enorme successo negli anni 70, 80 e 90. D’altronde, era il modo più semplice e accessibile per ascoltare musica, e non solo, anche mentre si era in movimento. Si stima, infatti, che nel corso del loro ciclo vitale siano state vendute intorno ai 100 miliardi di audiocassette. È anche grazie a esse se il Walkman ha avuto un successo strepitoso. Non per niente venne riportato in vita nel 2019 con un progetto Kickstarter.
Lou Ottens ha anche giocato un ruolo di primaria importanza nella creazione dei CD o compact disc. Lo sviluppo iniziò nel 1979 da una collaborazione tra Phillips e Sony. Sin da quando sono state immesse sul mercato nel 1982, la loro diffusione si stima essere intorno alle 200 miliardi di unità vendute.
Con l’avvento degli anni 2000 e l’introduzione di nuovi formati e sistemi di riproduzione audio, le audiocassette videro un drastico declino nella loro vendita e produzione. A oggi, sono solo due le fabbriche ancora attive nella loro creazione: Tape it Easy, con sede in Italia, e National Audio Compagny con sede negli Stati Uniti.
Nonostante, però, gli sviluppi tecnologici, le musicassette non sono mai scomparse del tutto. Il 2020 è stato, infatti, un anno di particolare rilievo per questo prodotto. L’industria fonografica britannica ha affermato che sono state vendute oltre 157.000 unità in Inghilterra. E a occupare i posti più alti della classifica troviamo Lady Gaga con “Chromatica“, 5 Seconds of Summer con “CALM“, Yungblud con “Weird” e The 1975 con “Notes On A Conditional Form“.
Fonte: NME