TT Games sa senza dubbio come sfruttare al meglio le (tante) licenze che possiede: nel 2015 è uscito Jurassic World e il gioco LEGO apposito, stesso discorso per quanto riguarda l’ultimo film degli Avengers, che ha visto di recente il tie-in in versione mattoncino approdare su tutte le console. Non c’è da stupirsi quindi nel vedere che la storia si ripete una volta in più, con il nuovissimo Star Wars Il Risveglio della Forza, l’atteso settimo episodio della saga cinematografica più amata di tutti i tempi: proprio grazie alle storie di Jedi e Sith era nato nel lontano 2005 il primo LEGO Star Wars, ovvero il titolo che ha fatto le fortune della compagnia.
11 anni dopo ci troviamo qui a giocare nei panni dei nuovi protagonisti: Rey, Finn, Kylo Ren e tanti altri personaggi, con una formula di gioco sostanzialmente invariata ma migliorata un mattoncino alla volta, per restare in tema. Il primissimo livello della storia funge da tutorial e, a gran sorpresa, non è ambientato su Jakku o su una nave del Primo Ordine, bensì ci porta indietro di oltre 30 anni, alle scene finali de Il Ritorno dello Jedi. Si comincia su Endor, nei panni di Han Solo, Leia, Chewbacca e un Ewok: chi conosce anche solo minimamente i titoli LEGO sa che per proseguire tra i vari livelli è necessario prendere il controllo di diversi personaggi, ognuno dotato della sua abilità speciale. Ci ritroviamo quindi a sparare con il blaster di Han, utilizzare il piccolo Ewok per passare in cunicoli stretti e così via.
ora è possibile scegliere direzioni diverse per la nostra costruzione, andando a creare passaggi segreti e altre interessanti strutture
Già dalle prime battute, però, ci rendiamo conto che qualcosa è cambiato: uno dei punti forti dei titoli TT Games è sempre stato poter costruire piattaforme, oggetti utili e quant’altro utilizzando le macerie di strutture LEGO in pezzi. A questo giro la funzione è stata leggermente modificata ed espansa: ora è possibile scegliere tra due o addirittura tre direzioni diverse per la nostra costruzione, andando a creare passaggi segreti, scorciatoie e altre interessanti strutture; una volta “usufruito” di quel che abbiamo creato, inoltre, possiamo distruggerlo e ricomporlo, potendo così esplorare le altre zone. Si tratta senza dubbio di una funzione innovativa, semplice ma geniale, oltre che più facile da utilizzare che da spiegare!
Proseguendo nel prologo-tutorial ci siamo imbattuti in una pericolosa imboscata degli stormtrooper, e per fortuna, nel videogioco così come nei film, non hanno una mira proprio precisa: in ogni caso, per dare ulteriore dinamicità al già collaudatissimo gameplay, sono state aggiunte delle ottime sequenze in stile TPS, dove l’omino LEGO si nasconde automaticamente dietro un riparo e, comandato dalle nostre sapienti mani, si affaccia al momento giusto per abbattere una a una le maledette teste di secchio. L’aggancio avviene automaticamente, rendendo di fatto molto semplici le scene di sparatoria, ma d’altronde la semplicità ha sempre caratterizzato questo genere di giochi: d’altronde non esiste nemmeno il game over.
per dare ulteriore dinamicità al già collaudatissimo gameplay, sono state aggiunte delle ottime sequenze in stile TPS
Tirati giù i nemici a piedi, la faccenda si è fatta un po’ più delicata del previsto: ecco gli AT-ST! Dopo aver sfruttato un po’ di lavoro di squadra e averne abbattuti un paio, è arrivato il momento di prendere il comando di uno dei bipedi, seminando panico e distruzione indiscriminata per tutta la Luna Boscosa. A questo punto la scena si sposta sulla seconda Morte Nera, dove entriamo nei panni di Luke Skywalker e Darth Vader che, spade laser alla mano, collaborano per sconfiggere il malvagio Imperatore Palpatine. Anche qui la Forza è stata ben realizzata, dando la possibilità di spostare oggetti proprio come nei film. Terminato l’ingrato compito e assistendo alla commovente e leggendaria scena tra padre e figlio assumiamo il comando del Millennium Falcon, altra novità introdotta con Il Risveglio della Forza, concludendo il lavoro dopo un’entusiasmante sessione passata a schivare e sparare cercando di raggiungere il cuore della Morte Nera.
Il gameplay, come avrete scoperto se siete arrivati fin qui, ha fatto notevoli salti in avanti rispetto alle ultime uscite, ci viene in mente la parziale delusione di LEGO Marvel Avengers: forse proprio per non ripetere gli errori passati, anche la struttura dell’universo di gioco è stata pensata diversamente. Tanti cari saluti ai giganteschi HUB liberamente esplorabili, lande da cui si poteva accedere ai vari capitoli della trama principale, ora ogni pianeta è un piccolo open world disseminato di attività secondarie e collezionabili, soluzione che apprezziamo decisamente di più.
ora ogni pianeta è un piccolo open world disseminato di attività secondarie e collezionabili
Nota di merito anche per quanto riguarda le avventure slegate da Il Risveglio della Forza, storie (inventate, a meno che non vengano rese canoniche in futuro) durante le quali scopriamo la trama da un altro punto di vista o sezioni prequel che spiegano come si è arrivati agli eventi di Episodio VII, eventi che chiaramente vengono riportati fedelmente dalla prima all’ultima scena della pellicola. Da questo vogliamo agganciarci per parlare un po’ del lato tecnico, anch’esso migliorato rispetto al solito: intendiamoci, i mattoncini LEGO sono sempre quelli, ma i filmati di intermezzo che rivisitano in chiave ironica gli avvenimenti del film, così come le ambientazioni dello stesso, sono realizzate davvero egregiamente, un plauso va ai ragazzi di TT Games per un comparto grafico superiore allo standard a cui ci hanno abituati.
La colonna sonora non è da meno, e ci mancherebbe: la mano del maestro John Williams è sempre garanzia di “orgasmi sonori”: ottima anche la localizzazione, con un doppiaggio italiano che riporta esattamente le stesse frasi del film. LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza è un titolo assolutamente imperdibile per tutti i fan dell’universo ideato da George Lucas, per tutti gli altri, farci un pensiero è d’obbligo, soprattutto per chi cerca un gioco divertente, da giocare preferibilmente in cooperativa con un amico (come sempre solo locale, purtroppo).
