Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 – la recensione

Eccoci arrivati al momento della recensione di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016, che potrà anche non essere il miglior gioco di sempre, ma entra senza troppi problemi nella top 3 dei giochi con il titolo più lungo della storia. Mettendo da parte le sciocchezze, vi avevamo già ampiamente anticipato diverse novità del titolo sviluppato da SEGA nella nostra anteprima qualche tempo fa, ora vogliamo dedicarci ad approfondire meglio le discipline introdotte con questo capitolo e quelle rinnovate per l’occasione, il calcio su tutte.
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Proprio da questo vogliamo cominciare, visto che siamo in pieno periodo EURO 2016 (a proposito, forza azzurri!) e in fondo il calcio è lo sport più praticato nel nostro paese. Pur non raggiungendo l’eccelsa qualità e profondità di un Mario Strikers Charged Football per ovvi motivi di spazio, il giuoco del pallone è stato reso semplice e piacevole: tramite gli intuitivi comandi si controlla una squadra formata da cinque membri, sono disponibili passaggi alti/bassi e il tiro, oltre che la corsa. Il portiere è comandato dalla CPU, e come di consueto, i falli non esistono, potete dilettarvi in entrate da veri macellai per portare via il pallone al malcapitato avversario.

Pur non raggiungendo LA qualità di Mario Strikers, Il calcio è stato reso semplice e piacevole

Anche il Rugby merita un approfondimento: proprio in questa edizione dei Giochi Olimpici lo sport della palla ovale debutterà nella realtà così come nel videogioco, deliziando gli appassionati con una versione arcade e impersonata dai coloratissimi personaggi provenienti dagli universi Mario/Sonic. Si comincia scegliendo quattro personaggi, i tre restanti che andranno a formare la squadra sono selezionati casualmente, in quanto servono unicamente da elementi di difesa, e si scende in campo. Anche qui i comandi sono molto intuitivi, è stato realizzato un ottimo lavoro per semplificare uno sport non proprio accessibile a tutti: con la palla in mano si corre, si salta per evitare i placcaggi, si passa e si calcia in avanti. In fase difensiva, al contrario, è possibile selezionare il personaggio con cui eseguire un placcaggio, mossa che non garantisce il recupero del pallone: sia noi che gli avversari una volta placcati possiamo tentare un ultimo passaggio disperato, ma attenzione, perché se si direziona male la palla va irrimediabilmente “nella terra di nessuno”, dove possono avvenire le famosissime mischie per recuperarla che da sempre caratterizzano il rugby.
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Il beach volley permette di portare sulla spiaggia due team formati dai classici due giocatori che si affrontano a colpi di schiacciate e muri: anche qui, come in tutte le altre discipline, i comandi sono davvero semplici e ben realizzati, permettendo all’utente di utilizzare solo l’analogico per muoversi e un unico tasto per battere, schiacciare e saltare a muro. Ottimi anche i diversi super-colpi attivabili schiacciando in determinate zone del campo che, al momento adatto, si illuminano: non perdete l’attimo! Una disciplina introdotta in questo episodio di Mario & Sonic riguarda la ginnastica artistica, realizzata con comandi davvero particolari riconducibili alle meccaniche dei rythm game, infatti per coordinare al meglio il vostro personaggio è necessario schiacciare a tempo i tasti che scendono dall’alto dello schermo, in pieno stile Rock Band/Guitar Hero. All’inizio potrà sembrare banale, ma al livello più alto la faccenda inizia a complicarsi in modo del tutto inaspettato, e da qui vogliamo collegarci per parlare di un problema che affligge il titolo, ovvero la ridicola curva di difficoltà.

Mario & Sonic ai Giochi Olimpici è dedicato a chi vuole trascorrere ore e ore di divertimento in compagnia

In quasi tutte le discipline il livello minore e quello di mezzo risultano davvero banali, e va bene che non parliamo di una simulazione, ma vincere la gara dei 100 metri impiegando 20 secondi ad arrivare al traguardo è abbastanza strano: al livello difficile, invece, la curva di difficoltà schizza ai massimi livelli senza possibilità di appello, rendendo quasi impossibili le varie sfide. Senza dubbio è un problema che non dovrebbe dare troppo fastidio, in quanto, per natura, Mario & Sonic ai Giochi Olimpici è dedicato a chi vuole trascorrere ore e ore di divertimento in compagnia, relegando il single player a semplice allenamento per collezionare i vestiti da applicare al proprio Mii. Questi ultimi, infatti, caratterizzano in tutto e per tutto il nostro personaggio, donando incrementi a statistiche ben precise in base all’accessorio indossato: discorso diverso per quanto riguarda Mario e i suoi amici, personaggi che hanno statistiche già prestabilite in base alla disciplina selezionata.
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Il lato tecnico del titolo non brilla particolarmente: su una console ormai sul viale del tramonto come Wii U che ha ormai quattro anni ci aspettiamo di meglio, i modelli poligonali, così come le ambientazioni, non sono neanche lontanamente al livello delle migliori produzioni che hanno calcato la sfortunata console Nintendo. Ci sentiamo di consigliare Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 solo a chi non ha mai avuto occasione di provare un episodio della serie, così come a chi è in cerca di un titolo divertente e spensierato da giocare in compagnia di uno o più amici: sotto quell’aspetto i party game firmati Mario &Co non deludono mai.

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
7.5
mario-sonic-ai-giochi-olimpici-rio-2016-la-recensione<strong>PRO</strong> <BR> Divertente in compagnia. <BR> Tante discipline diverse. <BR> <strong>CONTRO</strong> <BR> Difficoltà mal calibrata. <BR> Graficamente sottotono. <BR>