Un lungo e commosso post per dire addio al disegnatore, 76 anni. Alfredo Castelli, milanese classe 1947, aveva cominciato la sua avventura con Sergio Bonelli Editore già nel 1971. Già prima di questa avventura però, Castelli aveva fatto il suo ingresso nel mondo del fumetto a meno di 20 anni pubblicando Scheletrino, in appendice a Diabolik.
È stato sceneggiatore, storico del fumetto, giornalista, fondatore e collaboratore di riviste, da “Il Corriere dei Ragazzi” a “Il Giornalino”. Nella lunga carriera di sceneggiatore in casa Bonelli, Alfredo Castelli si era distinto anche per aver firmato alcune storie di Zagor e Mister No. a inizio carriera, prima di dare vita al suo personaggio più famoso, Mystère appunto. Non s’è risparmiato nemmeno qualche incursione in casa Dylan Dog.
“Tra i personaggi da lui creati ricordiamo in corsa solo Gli Aristocratici, L’Ombra, L’Omino Bufo, Zio Boris e Allan Quatermain – con quest’ultimo che funge da base su cui elaborare l’idea di Martin Mystère (e che apparirà più volte al cinema, anche col volto di Sean Connery in La Leggenda Degli Uomini Straordinari, nda) – ma era nata dalla sua mente anche la prima fanzine fumettistica italiana, “Comics Club 104″, nell’ormai lontano 1966. Ha collaborato con la nostra Casa editrice ininterrottamente dal 1971 fino a pochi giorni fa, lavorando come redattore e sceneggiatore” si legge nel post che trovate in integrale sotto.
Nel solo 2023, Sergio Bonelli Editore ha già dovuto dire addio ad altre due grandi penne: Giuseppe Montanari ci ha lasciato in estate, Carlo Ambrosini a fine autunno.