Marvel’s Spider-Man 2: un porting tutt’altro che perfetto – Recensione PC

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Dopo oltre un anno dall’uscita su PlayStation 5, l’amichevole Spider-Man di quartiere è finalmente tornato nel mondo PC con Marvel’s Spider-Man 2, versione che mira a offrire l’esperienza definitiva della creatura di Insomniac Games. A occuparsene è stata ancora una volta Nixxes, software house che ci ha già abituato a grandiosi porting di esclusive PlayStation, ultimo fra tutti un certo Horizon: Forbidden West. Qualcosa con Marvel’s Spider-Man 2 è però andato storto, col gioco che è stato afflitto da problemi di crash nelle prime ore di vita. Con la versione attuale, questi problemi sono stati risolti, ma ciò rende il porting esente da difetti? Scopritelo nella nostra recensione.


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Essendo la recensione di un gioco già uscito, ci dilungheremo poco sul titolo in sé e ci concentreremo più sull’efficacia del porting. In soldoni, comunque, avevamo già lodato a suo tempo Marvel’s Spider-Man 2 per la sua varietà, la sua longevità e il suo gameplay, nonché per la sua storia ben ritmata e le numerose missioni secondarie che ci permettevano di approfondire sia i protagonisti che i personaggi secondari. Per saperne di più, dunque, vi invitiamo a leggere quella recensione così da farvi un’idea più approfondita sulle qualità del gioco. Sfortunatamente, non rivedremo quel voto altisonante per questa versione PC.

Noi abbiamo provato il videogioco su una NVIDIA GeForce RTX 4070 12GB, abbinata a un Intel Core i5-12600k e 16GB di RAM, tutto installato su un SSD Samsung 980 Pro. Non si parla dunque di un PC top di gamma, ma resta un hardware di fascia medio-alta capace, generalmente, di non avere particolari problemi in Quad HD. A questo abbiamo abbinato sia i classici comandi mouse + tastiera, sia il DualSense di PS5, pienamente supportato (se collegato col cavo) e capace di regalare un’esperienza sensoriale impagabile di cui parleremo qualche riga più in avanti. Sfortunatamente però, oltre a scoprire con amarezza che manca un benchmark integrato, abbiamo anche potuto constatare come il gioco si sia rivelato più pesante di quanto ci si auspicasse.

Impostando il dettaglio grafico al massimo possibile dei cinque disponibili (Base, Min, Med, Max e Super), con risoluzione Quad HD, che ricordiamo essere quella di riferimento della scheda video, il gioco non riesce a raggiungere i 40fps in nativo. Nelle situazioni più critiche, come un incrocio cittadino, Marvel’s Spider-Man 2 fatica addirittura a stare sui 30fps. Impostando il DLSS su Qualità, che confermiamo avere una resa molto vicina al nativo, la situazione inizia a migliorare, ma il gioco fatica comunque a mantenere 60fps costanti. Nella prima sequenza di gioco, quando ci dirigiamo verso Sandman, il framerate era costantemente attorno ai 50fps, più sotto che sopra, framerate che curiosamente aumentava una volta raggiunto il boss. Nel free roaming, invece, si scende a 40fps nei punti più critici, per poi stare sui soliti 50fps una volta che si sale di quota.

Per ottenere un’esperienza fluida senza sacrificare la grafica, abbiamo dunque dovuto optare per il Frame Generator di NVIDIA, riuscendo ad avere un framerate elevato, a costo però di una latenza in più (nulla di ingestibile). Anche qui, però, si presentavano situazioni dove, evidentemente, la CPU era messa più sotto sforzo del dovuto, portando il framerate a crollare sui 70fps. Ci riferiamo principalmente al volteggiare e volare nelle aree più trafficate di New York. Chiaro che abbassando le impostazioni, invece, la situazione migliori, ma mai senza schizzare a chissà quali valori e preservando comunque alcune incertezze condivise con il gioco interamente maxato. Segnaliamo ad esempio fenomeni di stuttering sparsi qua e la, per esempio, sia nei filmati che in game o ancora quel collo che si verifica nelle fasi di volteggio. Dal punto di vista prestazionale sembrerebbero dunque esserci problemi, molti dei quali dipendenti probabilmente da un utilizzo di CPU elevato, nonostante i programmi segnalino come la CPU non arriva mai ad essere utilizzata al 100%.

Tutto ciò è chiaramente un peccato, perché Marvel’s Spider-Man 2 è un titolo graficamente ottimo anche su PC. Nixxes ha preso quanto di buono fatto su PlayStation 5 e lo ha migliorato con effetti aggiuntivi, legati principalmente a upscaler migliori e a una più avanzata implementazione del Ray Tracing. L’upscaler di NVIDIA, com’era prevedibile, lavora in maniera sensibilmente migliore rispetto anche al PlayStation Spectral Super Resolution, garantendo risultati migliori anche in modalità Prestazioni, con il gap che poi aumenta con l’aumentare dell’impostazione. DLSS si conferma ovviamente superiore anche ad AMD FSR, a Intel XeSS e all’upscaler di Insomniac Games, l’IGTI, quest’ultimo il peggiore tra i quattro. Nulla di nuovo su questo fronte, nonostante il gioco utilizzi il Preset E del DLSS invece del più performante Preset K.

Il miglioramento del Ray Tracing lo si può invece verificare su diversi livelli, sia per quantità di oggetti riflessi che per densità poligonale e dettaglio degli stessi, e una migliore implementazione di ombre e occlusione ambientale. Le impostazioni Ray Tracing si dividono in cinque macro categorie: Riflessi, Ombre, Ray Tracing degli interni, Ambient Occlusion, Raggio degli Oggetti e Geometria degli Oggetti. La prima impostazione, come si può intuire, va a lavorare sulla risoluzione dei riflessi. Ci sono 3 opzioni: No, Max e Super, con No che chiaramente va a disabilitare tutto. Tra Max e Super segnaliamo una differenza piuttosto marcata in favore di quest’ultima.

Meno marcata, ma non impercettibile, la differenza su Ombre e Ambient Occlusion. Per il Ray Tracing degli interni, opzione che va a lavorare sugli interni dei grattacieli che vediamo da fuori, la differenza c’è, è percepibile se si va a switchare tra le opzioni, ma forse non abbastanza da giustificare l’attivazione a costo delle prestazioni. Infine, quella che invece consigliamo di tenere al suo massimo è il Raggio degli Oggetti, opzione che va ad agire su quanto distante riesce a spingersi il Ray Tracing nel riflesso. Più è alto il valore, maggiore è la quantità di oggetti e la distanza in cui verranno renderizzati nel riflesso.

La differenza per quanto riguarda le ombre è più ampia se paragonata invece alla versione PlayStation 5 e PS5 Pro, con queste che non solo si sfumano in maniera più naturale, ma al tempo stesso sono anche più dettagliate e precise a seconda della distanza. Purtroppo manca la spinta data dal Ray Reconstruction, tecnologia che qui fa più danni che altro. Attivando il Ray Reconstruction, a prescindere dal modello scelto, si presenta del rumore che si nota particolarmente soprattutto nei capelli, cosa visibile già nel primo filmato del gioco, e anche alcuni riflessi presentano un peggioramento della qualità. Con la patch 1.205, sono stati fatti degli interventi, ma non hanno risolto del tutto i problemi e quindi consigliamo di tenerlo ancora disattivato. Sulla distanza alcune aree sembrano inoltre troppo illuminate, ma al tempo stesso c’è chiaramente una distanza di rendering maggiore.

Nulla da dire invece sul DualSense. Nella nostra prova, il pad di PlayStation 5 ha funzionato alla perfezione pur solo se in modalità cablata, regalando una serie di feedback deliziosi. Dal feedback aptico che ci consente di sentire anche i passi di Spidey alla tensione dei grilletti, passando poi per lo sfruttamento dei piccoli speaker frontali, il DualSense riesce indubbiamente a offrire qualcosa di unico. Dispiace che per godere di tutto ciò si debba necessariamente collegare il pad al PC usando un cavo, ma quella non è una colpa da attribuire al gioco, quanto più a un supporto migliorabile da parte di Sony. Per i più legati alla combo mouse e tastiera, segnaliamo che essa è comunque capace di offrire un’esperienza perfettamente godibile.

In conclusione: Marvel’s Spider-Man 2 è, allo stato attuale, tutto tranne che un porting improponibile, ma avrebbe comunque giovato di qualche settimana di lavoro in più. Chiariamoci, siamo lontanissimi da situazioni critiche come The Last of Us: Parte 1 dove era quasi impossibile dare solo una sufficienza, e quella sufficienza era data più dal gioco in sé che dall’improponibile porting. Detto questo non si possono ignorare tutti i crash che hanno funestato il gioco dal day one e risolti, o almeno fortemente mitigati, con la 1.2. Purtroppo, anche escludendo questi dall’equazione, quel che ci troviamo davanti è un porting che, semplicemente, non rispecchia lo standard a cui Nixxes in primis ci ha abituati. Si redimerà? Probabile, ripetiamo che Nixxes ci ha abituato a ben altre robe, ma nel 2025 sarebbe pure il caso di iniziare a lanciare i propri giochi una volta che si è certi della loro piena funzionalità.

RASSEGNA PANORAMICA
Voto:
7.5
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