
Mattel e OpenAI hanno annunciato una partnership strategica per portare l’intelligenza artificiale nei giocattoli più iconici, tra cui Barbie e Hot Wheels, entro la fine del 2025. L’obiettivo è creare esperienze di gioco innovative, sicure e adatte ai bambini, integrando strumenti generativi come ChatGPT Enterprise nell’intero processo creativo e produttivo.
Barbie “intelligente” e giocattoli interattivi
Il progetto include una possibile Barbie con cervello digitale, capace di interagire in modo naturale con i bambini sfruttando modelli conversazionali. Altri marchi, come Hot Wheels, potrebbero integrare funzionalità AI per creare giochi dinamici e personalizzati. Mattel sottolinea che la privacy e la sicurezza restano una priorità, grazie a sistemi robusti di protezione dati.
Dalle voci di Hello Barbie ai moderni giocattoli generativi
È una svolta dopo l’esperimento Hello Barbie del 2015, ritirata nel 2017 per problemi di sicurezza. Oggi, l’associazione con OpenAI promette una generazione di giocattoli con IA integrata ma controllata, progettati per evitare difetti e proteggere i bambini, pur consentendo un’interazione interattiva e educativa.
Innovazione interna e vantaggi operativi
La collaborazione non coinvolge solo i prodotti per bambini: Mattel utilizzerà ChatGPT Enterprise per potenziare sviluppo, marketing e ricerca, rendendo il lavoro interno più efficiente e creativo.
Criticità ed equilibrio tra gioco e autonomia
Digital rights advocate pongono i riflettori sull’impatto dell’IA sullo sviluppo infantile. Si teme che un giocattolo “conversazionale” possa interferire con la capacità di creare storie autonome. Per questo, Mattel promette esperienze bilanciate con sistemi robusti di protezione e supervisione adulta
Mattel vuole trasformare Barbie, Hot Wheels e altri brand storici in esperienze interattive potenziate dall’IA, con una roadmap già attiva per fine anno. Il successo dipenderà dalla capacità di garantire sicurezza, creatività e rispetto della privacy infantile, bilanciando innovazione e fantasia.
Fonte: OpenAI









