Metacritic. Croce e delizia di chi, in un modo o nell’altro, segue con interesse il mondo dei videogiochi. Fonte di informazioni immediate per un casual gamer alla ricerca del parere di suoi colleghi più esperti o di recensori professionisti. Metacritic è anche una vera e propria miniera d’oro per i redattori di siti di informazione videoludica che, dal portale, tastano il polso della community.
Nonostante i numeri suggeriscono matematica oggettività, i voti sono pur sempre espressioni dei legittimi gusti personali e tanti gamer utilizzano la loro libertà d’opinione in maniera ancora coscienziosa. Ma, Metacritic è anche un luogo strano, paragonabile a Mos Eisley su Tatooine: un covo di malvagità senza eguali in tutta la galassia. Su quel portale si è consumato il review bombing ai danni di The bLast of Us Part 2, Death Stranding, Pokémon Spada e Pokémon Scudo. Una lapidazione digitale che poco aveva a che vedere con lo spirito critico. Cosa che ha costretto l’aggregatore di recensioni a impedire ai videogiocatori di esprimere il proprio parere fin dal Day One del titolo.
Ma, per fortuna, Metacritic non è solo questo. La buona fede e la qualità dell’opnione di videogiocatori e critica specializzata ha permesso al sito di stilare una classifica provvisoria del 2020 con i migliori venti giochi usciti fino ad ora su tutte le piattaforme. Vediamo insieme ogni posizione!
6. Xenoblade Chronicles Definitive Edition
Il remake del titolo originale, uscito nel 2007 su Nintendo Wii, viene a prendersi un posto che gli spetta di diritto. Sesto posto meritatissimo per il GDR tra i più belli mai pubblicato su Nintendo Switch. A differenza di molti JRPG però, Xenoblad Chronicles ci offre molta più libertà nell’esplorazione. Questo, unito ad una trama ben scritta e una certa cura per il dettaglio, fanno del titolo di Monolith Soft un pezzo da avere assolutamente in collezione.
Se non vi bastassero le nostre parole, o la nostra recensione, ecco allora che a convincervi ci provano i numeri. I videogiocatori gli hanno dato un 9 tondo tondo. I recensori, invece, si mantengono sull’89. Ma non ci pare che i voti siano poi così bassi, no?