Metal Gear Solid V: Ground Zeroes – abbiamo provato il gioco!

Metal Gear Solid V: Ground Zeroes consiste in una singola missione che vede Snake impegnato nel salvataggio di Chico e Paz, due adolescenti già apparsi in MGS: Peace Walker.

Fin dalle sue origini, la saga di Metal Gear Solid ha sempre utilizzato un’impostazione strutturale che non lasciava molto margine decisionale al giocatore, chiuso in un avvincente costrutto narrativo dalle velleità cinematografiche. In occasione di Phantom Pain, futuro quinto capitolo della saga, Hideo Kojima ha deciso di modificare drasticamente tale impostazione, optando per una meccanica che consente la libera esplorazione dello scenario, sullo stile di titoli quali Grand Theft Auto o Far Cry. Temendo che tale decisione potesse trovare impreparati i fan della saga all’arrivo del nuovo Metal Gear ufficiale, Konami ha deciso di offrirgli un’anticipazione progettata come una sorta di “ponte” sia narrativo che strutturale. Una “demo con gli steroidi” che permette non solo di apprezzare le nuove meccaniche, ma che nasconde anche numerose informazioni essenziali per comprendere l’intricata trama elaborata da Kojima per il prossimo capitolo.
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Metal Gear Solid V: Ground Zeroes consiste in una singola missione che vede Snake impegnato nel salvataggio di Chico e Paz, due adolescenti già apparsi in MGS: Peace Walker. L’organizzazione XOF, fondata dal misterioso Skull Face, li ha catturati allo scopo di conoscere la locazione di Mother Base, quartier generale dell’esercito mercenario Militaires Sans Frontières fondato dallo stesso Snake. I due ragazzi sono stati imprigionati nella base militare cubana Camp Omega, ispirata alla famigerata Guantanamo Bay; il compito di Snake è liberare i due prigionieri prima che siano obbligati a tradire i propri compagni, obiettivo che deve portare a termine contando solo sulle sue forze. Per riuscirvi deve scontrarsi con una guarnigione di marine statunitensi, piazzata da XOF a difesa della base.
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Il compito di Snake è liberare i due prigionieri prima che siano obbligati a tradire i propri compagni, obiettivo che deve portare a termine contando solo sulle sue forze.

Essendo Ground Zeroes fondato su un’impostazione open world, siete liberi di scegliere la strategia più adatta per completare i vostri obiettivi. Potete penetrare silenziosamente, schivando ronde, riflettori e telecamere di sorveglianza, oppure irrompere armi in pugno distruggendo tutto ciò che vi si para davanti; da questo punto di vista il gioco è più permissivo rispetto al passato. Quando siete scoperti, un flash vi indica la direzione del nemico e il tempo rallenta offrendovi secondi preziosi per decidere l’azione migliore da eseguire. Snake, inoltre, riesce a incassare un maggior numero di colpi prima di morire, danni che potete rigenerare allontanandovi alcuni istanti dal fuoco nemico; esiste la possibilità di ricevere ferite gravi che richiedono l’utilizzo di uno spray per essere risanate, ma si tratta di un’eventualità piuttosto rara a livello di difficoltà normale.
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Il combattimento è più snello rispetto a MGS 4, consentendovi di agire di istinto con maggiore efficacia.

Anche se opzionale, l’approccio stealth rimane comunque il più gratificante, grazie all’intelligenza artificiale dimostrata dagli avversari. Basta poco, infatti, per farli insospettire: la scomparsa di una guardia, una telecamera mal funzionante o una comunicazione radio interrotta improvvisamente genera immediatamente lo stato di allerta, a cui segue il rastrellamento della zona interessata. A complicare l’adozione di tale strategia vi è la scomparsa di numerosi indicatori presenti in MGS 4 quali il radar o la percentuale di mimetizzazione. Ora devete essere voi a capire, osservando lo scenario, il vostro grado di visibilità o la presenza di nemici nelle vicinanze; per aiutarvi nell’individuazione di questi ultimi potete agganciarli utilizzando il binocolo in dotazione, così da vederli segnalati nello schermo di gioco anche quando si trovano dietro a oggetti. Il binocolo è anche dotato di un microfono direzionale che vi permette di ascoltare i dialoghi delle guardie, ricevendo importanti indizi sugli obiettivi o informazioni riguardanti la trama. Essendo uno tra gli strumenti più impiegati nel gioco, il suo utilizzo è associato direttamente al tasto R1 del joypad.
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Il combattimento è più snello rispetto a MGS 4, consentendovi di agire di istinto con maggiore efficacia; in particolare il corpo a corpo richiede l’utilizzo di un solo pulsante, alla cui pressione Snake risponderà con spettacolari tecniche di arti marziali a seconda della posizione dell’avversario e del suo grado di allerta. Aggredendo di sorpresa un soldato potrete scegliere con la levetta analogica se stordirlo, ucciderlo o interrogarlo. Quest’ultima opzione può facilitarvi sia l’individuazione di soldati o equipaggiamenti che nella progressione della missione; per obbligarvi a esplorare la mappa, infatti, non sempre vi viene fornita la posizione precisa dei vostri obiettivi che invece dovete dedurre da indizi e interrogatori.
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Se amate sperimentare, vi ritroverete ad affrontare la missione principale più volte provando approcci sempre differenti per vedere quali saranno le reazioni dei nemici.

Similmente a Battlefield 4, la fisica delle armi contempla la caduta della traiettoria del proiettile, fattore che rende più complicato ingaggiare bersagli distanti; il tiro istintivo, invece, rimane elementare grazie al puntamento automatico. Ground Zeroes include diverse tipologie di armi da fuoco che comprendono carabine, fucili d’assalto, fucili a pompa e persino lanciarazzi anticarro: ogni arma può essere rapidamente equipaggiata con accessori quali torce e silenziatori, questi ultimi si usurano dopo aver sparato pochi colpi, costringendovi a utilizzarli solo in caso di necessità. Oltre alle armi da fuoco potete contare su granate, mine ed esplosivi, utilizzabili anche per demolire installazioni fisse quali torrette o cannoni antiaerei. Le armi possono essere sia raccolte dai corpi dei nemici che recuperate all’interno di magazzini, una volta scassinata la loro serratura.

Il nostro nuovo incontro con Ground Zeroes, in versione PS4, ci ha dato la possibilità di apprezzare il motore grafico Fox Engine, le cui brillanti caratteristiche vi immergono in un mondo virtuale foto-realistico e ricco di dettaglio.

Un’altra novità introdotta in Ground Zeroes è la presenza di mezzi quali fuoristrada, camion e veicoli corazzati che potete utilizzare liberamente, sebbene al prezzo di annunciare la vostra presenza a tutta l’isola. Attraverso iDroid, un walkman ipertecnologico, potete anche chiedere il supporto di un elicottero da trasporto, la cui zona di atterraggio deve essere segnalata in punti determinati della mappa; questi ultimi possono presentare tre differenti livelli di pericolosità, a seconda della quantità di nemici nell’area. Nel decidere la vostra via di fuga, devete quindi pensare se preferite affrontare un percorso più lungo per farvi estrarre in un’area defilata oppure chiedere al mezzo di atterrare tra i nemici. La previa demolizione delle batterie antiaeree può aiutarvi ad aumentare le possibilità di sopravvivenza dell’elicottero.
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La profondità della meccanica di gioco è il principale merito di Ground Zeroes. Se amate sperimentare, vi ritroverete ad affrontare la missione principale più volte provando approcci sempre differenti per vedere quali saranno le reazioni dei nemici. A incentivare questa pratica vi sono anche vari achievement che potrete confrontare con quelli dei vostri amici attraverso una classifica online. Il completamento del gioco principale apre l’accesso a quattro missioni secondarie, che sono ambientate sempre a Ground Zeroes, sebbene ad orari e condizioni meteorologiche differenti; i cambiamenti climatici comportano una variazione nella reattività dei nemici che vi costringe a variare le vostre tattiche. Gli obiettivi delle missioni spaziano dall’eliminazione di bersagli specifici al salvataggio, completandole non solo scoprirete nuovi dettagli narrativi riguardanti la saga, ma potrete aiutare alcuni soldati che ritroverete poi come compagni in The Phantom Pain. Soddisfacendo uno specifico requisito che in questo momento non ci è concesso annunciare, potrete sbloccare una quinta missione il cui soggetto cambia a seconda della versione PS4 e Xbox One del gioco. Agli utenti della prima console spetta una missione dove devono scattare fotografie che ricordino le ambientazioni del primo Metal Gear Solid, mentre i possessori di Xbox One devono andare a caccia di androidi Snatcher interpretando nientemeno che Raiden.
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Il nostro nuovo incontro con Ground Zeroes, in versione PS4, ci ha dato la possibilità di apprezzare il motore grafico Fox Engine, le cui brillanti caratteristiche vi immergono in un mondo virtuale foto-realistico e ricco di dettaglio. Da notare che il numero di sequenze di intermezzo è nettamente inferiore rispetto a come ci ha abituato Kojima, inoltre i loro contenuti sono già stati in parte anticipati dai video rilasciati fino a ora nella Rete. Lasciando alla imminente prova della versione completa del gioco le eventuali critiche circa la sua durata e soprattutto sul suo rapporto qualità/prezzo, dopo la nostra prova possiamo sbilanciarci circa il suo sicuro valore ludico nei confronti di un appassionato della saga. I fan di Snake troveranno svariati segreti, easter egg, elementi sbloccabili, indizi narrativi che richiederanno tempo per essere scoperti, nonché una meccanica di gioco nuova e profonda, tutta da assimilare…