[MGW 2016] Horizon: Zero Dawn – Anteprima

Se seguite la nostra pagina Facebook, allora saprete sicuramente che siamo stati presenti alla recente Milan Games Week a Milano. Durante i tre giorni di fiera, abbiamo avuto modo di provare diversi titoli in anteprima, tra cui il promettente Horizon: Zero Dawn. Continuate a leggere per sapere cosa ne pensiamo del nuovo gioco sviluppato da Guerrilla Games, nella nostra anteprima.

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Prima di poter mettere direttamente mano al titolo, abbiamo potuto assistere a una dimostrazione giocata da Francisco Peters, tester di Guerrilla Games. Durante questa sessione di gameplay giocato in tempo reale, abbiamo potuto innanzitutto ammirare la bellezza grafica del titolo. Solitamente trattiamo questo tema alla fine di ogni articolo, ma in questo caso urge parlarne fin da subito.

Il sistema di combattimento e di mira ci è sembrato piuttosto convincente.

Horizon: Zero Dawn è tecnicamente impressionante e, fatta eccezione per un motion blur piuttosto marcato, è probabilmente una delle vette grafiche più alte mai raggiunte da un videogioco open world. La prima domanda che ci è passata per la mente, e che abbiamo sottoposto immediatamente a Francisco, riguardava l’hardware sul quale era eseguito il titolo. Differentemente da quello che pensavamo, Horizon: Zero Dawn non è stato giocato sulla versione Pro della console, ma su una “normale” PlayStation 4.

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Sono molte le informazioni che siamo riusciti a carpire guardando il buon tester di Guerrilla Games mentre ci illustrava le meccaniche della loro ultima creazione. Per chi non lo sapesse, Horizon: Zero Dawn è essenzialmente un gioco open world ambientato in un mondo post-apocalittico nel quale la natura si è ripresa ciò che era suo di diritto. I pochi umani sopravvissuti al non ben noto pandemonio sono raggruppati in tribù primitive, con lo scopo di cacciare dei misteriosi robot e ricostruire la civiltà.

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Non abbiamo avuto modo di sapere altri dettagli sulla trama, anche perché il gameplay dimostrativo si è svolto sulla base di una missione secondaria affidataci da un membro di una delle tribù appena citate. Lo scopo dell’incarico è raggiungere un luogo preciso nell’enorme mondo di gioco ed eliminare un robot particolarmente insidioso che sta creando parecchi fastidi ai vicini villaggi. Per raggiungere tale posto, il tester ha dapprima percorso una certa distanza correndo ma, dopo aver visto dei veri e propri robot al pascolo, ha optato per sfruttarne uno come cavalcatura.

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Esattamente come con i cavalli selvatici, la protagonista Aloy si è avvicinata in modo silenzioso al branco per non spaventare gli “animali”, per poi puntarne uno isolato e agire in tempo zero. L’arco di Aloy è munito anche di particolari frecce a corda, che permettono di agganciare i robot al terreno per poterli catturare o sconfiggere con maggior facilità. Sfruttando questa abilità, la protagonista ha potuto bloccare uno dei robot, per poi hackarlo e renderlo amichevole.

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Dopo aver sfruttato quest’improvvisata cavalcatura per raggiungere in fretta la meta designata, Aloy ha prima eliminato dei robot piccoli in corpo a corpo e usando le frecce, per poi concentrarsi sul nemico principale. Premendo un apposito comando, è stato possibile evidenziare i punti deboli del temibile avversario, in questo caso corrispondente a un lanciamissili presente sulla sua testa. Dopo averlo bloccato arpionandolo con le frecce prima descritte, il tester ha bersagliato il tallone d’Achille del boss, togliendo quindi lui l’arma principale. Dopo qualche colpo, Aloy ha avuto la meglio, facendo così terminare la demo.

Horizon: Zero Dawn è probabilmente una delle vette grafiche più alte mai raggiunte da un videogioco open world.

Al termine della dimostrazione, Francisco ci ha gentilmente invitati a provare il titolo di persona, in una versione limitata sia nell’area esplorabile, che nelle funzioni presenti. Se durante la precedente dimostrazione abbiamo potuto rapidamente visionare la mappa, i menu di crafting e tutto il resto, la seconda demo è stata incentrata unicamente sul combattimento, lasciandoci la possibilità di affrontare sia i nemici base, che lo stesso boss visto poco prima.

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Non abbiamo molto da aggiungere, se non che il sistema di combattimento e di mira ci è sembrato piuttosto convincente, grazie anche alla possibilità di rallentare il tempo per poter gestire meglio i punti deboli degli avversari. Confermiamo nuovamente anche la bontà del comparto tecnico, davvero impressionante sotto praticamente ogni punto di vista. Il vero quesito è quindi se saremo in grado di aspettare pazientemente l’uscita della versione completa di Horizon: Zero Dawn. Domanda della quale sappiamo già la risposta.