
Michael Caine ha annunciato di aver firmato un accordo con ElevenLabs, azienda specializzata nella generazione vocale tramite intelligenza artificiale. L’attore britannico ha dichiarato che la tecnologia non è pensata per “sostituire le voci”, ma per “amplificarle”. Con questa collaborazione, Caine entra nel nuovo “Iconic Voice Marketplace” della startup, dove il suo timbro potrà essere concesso in licenza per narrazioni, contenuti e altri progetti multimediali.
Cosa prevede l’accordo
L’accordo include i seguenti punti principali. Caine mette a disposizione la sua voce per l’Iconic Voice Marketplace, una piattaforma curata che consente la licenza della voce di celebrità per progetti approvati. L’azienda ElevenLabs ha ribadito che la tecnologia è stata sviluppata per preservare l’identità vocale in doppiaggi, audiolibri e videogiochi, garantendo emozioni e tonalità originali.
Perché è significativa questa iniziativa
Da un lato, questo accordo rappresenta un precedente importante nella gestione dei diritti vocali in un’era sempre più dominata dall’IA. Il fatto che una voce iconica come quella di Michael Caine venga messa a disposizione in modo controllato e volontario cambia il paradigma dell’utilizzo creativo. Dall’altro lato, mette in evidenza le sfide etiche: la clonazione vocale richiede consenso esplicito, controlli sul copyright e chiarezza su come verranno utilizzate le voci digitali. ElevenLabs ha infatti introdotto salvaguardie dopo casi di uso improprio.
Quali saranno le implicazioni per il mercato e la creatività
Per i creatori, l’accordo apre nuove possibilità: narrazioni in lingue diverse, accesso a timbri vocali riconoscibili, possibilità di contenuti su larga scala con voce “autentica”. Per l’industria, questa mossa segnala che le celebrità possono monetizzare e controllare la propria voce digitale, invece di subirne l’uso non autorizzato. Infine, per il pubblico, rappresenta la continuità tra performance umana e strumenti digitali: la voce resta quella dell’artista, ma estende la sua presenza nei media in modi nuovi.
Fonte: The Washington Post










