
Durante una diretta streaming, Shroud ha dichiarato: «Noi giocatori multiplayer siamo una minoranza, ok? Siamo una minoranza in quanto giocatori multiplayer, ma credo che possiamo vincere.». Ha invitato i suoi seguaci a votare per ARC Raiders contro il concorrente Clair Obscur: Expedition 33, affermando che non vuole che quest’ultimo vinca il premio «Game of the Year». «Non ho mai votato per niente, ma penso che quest’anno voterò per questo gioco.», ha aggiunto, sottolineando che non è solito partecipare ma questa volta intende farlo per il titolo shooter.
Cosa significa per il settore e per i giocatori
Il messaggio di Shroud solleva due questioni chiave. La posizione di rilievo che i giochi multiplayer ritengono di avere nella scena competitiva, malgrado l’affermazione che i giocatori multiplayer siano “minoranza”. Il ruolo degli influencer/streamer nel plasmare le campagne di voto per riconoscimenti come Game of the Year, che sollevano dubbi sull’equità del voto popolare. Shroud stesso ha affermato: «Quando mai hai visto un premio che fosse davvero legittimo?».
Quali implicazioni e quali margini d’incertezza
Sebbene l’appello sia stato molto visibile, restano due aspetti da considerare. Non è chiaro quanto effettivamente queste iniziative influenzino i risultati finali del premio, soprattutto se il sistema di voto attinge anche a giurie critiche oltre al pubblico. Se ARC Raiders o Clair Obscur: Expedition 33 siano effettivamente i titoli preferiti o i più votati resta da vedere: il messaggio punta più alla mobilitazione che a una valutazione oggettiva della qualità.
Fonte: Shroud via The Escapist













