Il recente acquisto da parte di Microsoft di Activision Blizzard, che andrà ad arricchire il parco titoli di Xbox, è stato un evento che ha scosso il mondo dei videogiochi, e a questo proposito il comico Adam Conover, attraverso il proprio profilo TikTok si è scagliato contro il colosso di Redmond, in un video divenuto in breve virale.
Il comico, noto per il programma “Adam il Rompiscatole” andato in scena nel 2015 e nel 2016, sostiene che l’acquisizione di Activision Blizzard e di tutto l’ecosistema creato da Microsoft con l’Xbox Game Pass sia un enorme pericolo per tutta l’industria videoludica, perché il potere economico di Microsoft consentirebbe alla compagnia americana di distribuire giochi ad un costo molto inferiore agli standard normalmente previsti per queste produzioni.
Xbox Game Pass con i suoi 9,99 euro al mese, offrirebbe un prezzo troppo basso rispetto ai reali costi di produzione di un gioco, e questo tipo di distribuzione è un qualcosa che potrebbe sostenere unicamente Microsoft in virtù dei suoi enormi fondi, in quanto ciò gli permetterebbe serenamente di ignorare le eventuali perdite. Tutto questo, a detta del comico, soffocherebbe la concorrenza di Sony e Nintendo, in quanto si parla di un’offerta che le altre non sarebbero capaci di replicare.
La strategia di Microsoft viene così paragonata a quella di Amazon, che è talmente grande da potersi permettere di offrire l’abbonamento a Prime ad un prezzo irrisorio, se si vanno a guardare i contenuti di alta qualità offerti nella sua piattaforma di streaming, oltre tutti gli altri vantaggi. Quindi, esattamente come il colosso di e-commerce americano, Microsoft non avrebbe necessità di ricavare denaro da Xbox Game Pass al contrario delle concorrenti che invece devono continuare a vendere i loro giochi tra i 70 e gli 80 euro per fare fronte ai costi di produzione.
Il video, che si è diffuso velocemente su TikTok e poi su Twitter e Reddit, sta facendo discutere enormemente in queste ore, in quanto alcuni punti analizzati dall’attore comico, sono stati condivisi da molti, mentre molti altri aspetti lasciano dubbiosi.
Per fare un esempio abbiamo la risposta di Tom Warren della testata The Verge, che commenta dicendo che ci sono sicuramente della valide ragioni per cui è giusto essere preoccupati da servizi in abbonamento come Xbox Game pass, ma l’idea alla base, secondo la quale Microsoft non debba preoccuparsi di fare profitto con il suo business di videogiochi lascia perplessi.
Insomma sicuramente c’è molto fermento e tanti interrogativi verso quello che sarà il futuro dei videogiochi e delle relative aziende davanti a questo evolversi dell’industria videoludica, come si evince da questi episodi. E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti.
Fonte: Gamerant
