Ieri migliaia di siti internet di tutto il mondo hanno scioperato per mantenere la rete internet un luogo neutrale.
A capitanare la protesta colossi del calibro di Google, Amazon, Twitch e Reddit, affiancati da tantissimi altri siti come Ifixit e Plays.TV.
Quel che sta accadendo è che alcuni provider internet vorrebbero limitare l’accesso con velocità ridotte, o addirittura bloccare i siti della concorrenza. Ovviamente la cosa non è andata particolarmente a genio ai grandi operatori del settore.
Ad essere funestati maggiormente poi sarebbero gli utenti finali che si ritroverebbero di fronte a una scelta limitata su dove acquistare i propri prodotti o peggio ancora con videogiochi inutilizzabili o costosissimi.
Nel caso dei giochi in particolare, sviluppatori e publisher dovrebbero fare accordi con tutti i provider per poter garantire la fruibilità dei propri giochi e i servizi accessori. O in alternativa verranno aumentate le tariffe di connessione dei videogiocatori per poter accedere liberamente a tutti giochi.
Nel 2015 Barack Obama aveva dato ordine di mantenere la neutralità di Internet, ma qualche politico attuale nell’amministrazione Trump è stato eletto proprio grazie ai milioni di dollari donati dalle compagnie telefoniche.
L’attuale direttore della FCC (Federal Communications Commission), Ajit Pai, è un ex consulente di Verizon e ha dichiarato che secondo lui più regole verranno imposte, meno finanziamenti serviranno ai provider per crescere.
Non possiamo che essere a favore della completa neutralità della rete. Già ora siamo costretti a destreggiarci tra le varie esclusive tra PC, Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One. Pensate se un giorno dovremmo pagare di più per poter giocare liberamente tutti i titoli, o nei casi peggiori l’impossibilità di giocare.
Fonte: Kotaku