
Durante la cerimonia dei PlayStation Partner Awards 2025, la saga Monster Hunter ha ottenuto riconoscimenti significativi grazie a Monster Hunter Wilds — titolo recente uscito nel 2025 — e, nello stesso contesto, gli sviluppatori hanno colto l’occasione per parlare del futuro dell’intero franchise.
Il produttore della serie, Ryozo Tsujimoto, ha dichiarato con decisione: “Of course, we’re not going to stop the series”, chiarendo che il team non ha alcuna intenzione di abbandonare Monster Hunter. Questo messaggio, indirizzato sia a fan di lunga data che a nuovi giocatori, ribadisce che la saga è viva, con progetti futuri già nei piani, forse oltre i semplici aggiornamenti di Wilds.
Cosa significa per Wilds — e come Capcom vuole recuperare terreno
Wilds, pur ricevendo premi importanti — tra cui il Grand Award e l’Accessibility Award ai Partner Awards 2025 — ha affrontato critiche da parte della community: problemi tecnici, dubbi su bilanciamento e contenuti, e un calo dell’entusiasmo dopo il lancio. Gli autori non ignorano queste critiche. Yuya Tokuda, director di Wilds, ha ammesso che il debutto è stato “difficile”: molti hanno segnalato disagi legati alla quantità di contenuti e al livello di difficoltà.
Tuttavia, hanno sottolineato che il feedback degli utenti è stato fondamentale: grazie alle opinioni raccolte, il team ha potuto intervenire rapidamente con aggiornamenti, correzioni e aggiustamenti. “Le voci dei giocatori ci hanno dato la forza per migliorare Wilds”, ha detto Tsujimoto. In questo modo Capcom vuole non solo “salvare” Wilds, ma dimostrare che la serie è flessibile e aperta al cambiamento: aggiornamenti futuri — magari una grande espansione — sono ancora in programma, per dare nuova linfa al gioco e riconquistare la fiducia di chi si era allontanato.
Il futuro oltre Wilds: espansioni, nuove idee e potenziale evoluzione del franchise
Ma la visione dichiarata dai responsabili di Monster Hunter va oltre Wilds. Tsujimoto ha infatti anticipato che il franchise non si limiterà a correzioni e aggiornamenti, ma intende “esplorare idee oltre i giochi attuali per espandere il potenziale dell’IP”.
Questo lascia aperte diverse possibilità: nuovi capitoli, espansioni sostanziali, spin-off, o magari esperimenti con formule diverse — sempre mantenendo però lo spirito di caccia, cooperazione e sfida che ha contraddistinto Monster Hunter negli anni.
Dal 2004 a oggi la serie ha saputo reinventarsi più volte: da titoli su console portatili, a successi globali come Monster Hunter: World, fino agli ultimi Wilds e Stories. Entrare nelle “Terre proibite” nel 2025 non significa un punto d’arrivo, ma un nuovo punto di partenza.
Per i fan storici, le promesse attuali rappresentano una speranza: un segnale che Capcom tiene ancora molto al brand e non intende “chiuderlo” per la prima difficoltà post-lancio. Se i prossimi contenuti rispetteranno le promesse, è ragionevole aspettarsi una rinascita — o comunque un’evoluzione — di Monster Hunter.
Per chi si è allontanato da Wilds dopo il lancio, il messaggio è chiaro: è un’opportunità per tornare. Con aggiornamenti, aggiustamenti e nuovo supporto, Wilds potrebbe diventare, finalmente, ciò che molti auspicavano. E per i nuovi giocatori? Un universo attivo, in evoluzione, che non ha paura di rischiare e di adattarsi: un ottimo punto d’ingresso per scoprire la caccia ai mostri, l’esplorazione, la cooperazione e la comunità che da sempre caratterizzano Monster Hunter.
Fonte: IGN










