Morto Franco Mari, in arte “Rupert Sciamenna”. Volto iconico degli sketch con Maccio Capatonda

Rupert Sciamenna (Franco Mari) in ruolo comico sul palco

È scomparso il 25 ottobre 2025 Franco Mari, conosciuto al grande pubblico con lo pseudonimo di “Rupert Sciamenna”, all’età di 78 anni. L’attore è stato volto della comicità contemporanea grazie soprattutto agli sketch e i ruoli stravaganti in collaborazione con Maccio Capatonda e Herbert Ballerina.

Vita e carriera

Franco Mari era nato nel 1947 a Milano ed è diventato celebre principalmente per il suo alter ego Rupert Sciamenna, personaggio ricorrente nei programmi comici italiani degli ultimi vent’anni. Prima di trovare la notorietà in TV, Mari aveva svolto lavori legati al mondo alberghiero e alla comunicazione. Il personaggio di Rupert Sciamenna lo ha accompagnato nella collaborazione con Maccio Capatonda, Herbert Ballerina e Ivo Avido, apparendo spesso negli sketch televisivi per la sua comicità surreale e un po’ sopra le righe.

Mari ha preso parte a varie produzioni cinematografiche e televisive lungo la sua carriera. Al cinema è apparso in titoli come Mani di fata (1983), Facciamo paradiso (1995), Cucciolo (1998) e Italiano medio (2015). Sulla scena televisiva ha interpretato ruoli memorabili negli sketch andati in onda in programmi come “Mai dire…“, e nel ciclo “La villa di lato“, nonché nella parodia della serie “Mario“, dove Sciamenna vestiva i panni dello spietato “Lord Micidial“. Il suo stile comico era contraddistinto da caricature di personaggi altolocati, risate, smorfie, parlata grottesca e un gusto per l’eccesso deliberato.

Eredità e memoria

La morte di Franco Mari lascia un vuoto nel panorama della comicità italiana moderna. Rupert Sciamenna non era solo un personaggio televisivo, ma una maschera che permetteva di esplorare il bizzarro, l’assurdo e il ridicolo con intelligenza e gusto estetico. Il suo contributo è stato quello di dare una voce, come protagonista o comprimario, a sketch che spesso sfioravano la satira sociale, l’idiozia volontaria, l’epica del nonsense.

Anche per gli spettatori più giovani, Sciamenna è rimasto un riferimento, grazie alla sua capacità di trasmettere disturbo e sorriso allo stesso tempo. Attraverso le sue espressioni surreali e la sua presenza scenica — talvolta inquietante, sempre riconoscibile — ha vissuto un percorso di culto, entrando nelle conversazioni del pubblico come figura popolare.

In queste ore numerosi tributi stanno emergendo nel mondo dello spettacolo e della rete, con colleghi, autori e fan che ricordano la sua “r” moscia, i suoi scatti inattesi, la sua energia spiazzante. È facile immaginare che nei prossimi giorni verranno organizzate commemorazioni, maratone dei suoi sketch o riscoperta dei suoi ruoli più celebri.

Fonte: La Repubblica

FONTELa Repubblica

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