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MXGP3 – Hands-on

1 “Milestone torna alla carica con un nuovo capitolo del suo videogame con licenza ufficiale del campionato MXGP. Forte di un nuovo engine e di un superiore realismo punta ad appassionare i fan del motocross e non solo!”

MXGP è un franchise ben noto ai gamer appassionati di motocross. Non fosse altro perché questo sport, negli ultimi anni, non è stato così ben rappresentato sul fronte video ludico, diversamente dalle corse in pista. Qui poi, come si intuisce dal titolo “The official motocross videogame” c’è pure la licenza ufficiale. E dietro a questa licenza c’è ovviamente Milestone, l’azienda italiana che da anni è il punto di riferimento nei racing game su due ruote, capace di assicurarsi in passato licenze prestigiose come quella della Superbike e in tempi più recenti quella della MotoGP.

La serie MXGP in particolare è nata nel 2014. Nel 2016 è arrivato il sequel MXGP2, che però non ha rappresentato quel passo in avanti che gli utenti si sarebbero aspettati. A causa principalmente dei limiti di un engine che cominciava ormai a sentire il peso degli anni.

Era più che mai necessario insomma quel che in gergo si definisce uno “step up tecnologico”. Un upgrade importante di tecnologia. E questo upgrade arriverà con il nuovo capitolo MXGP3. In uscita il 12 maggio su PC, PS4 e Xbox One. Ma che noi abbiamo provato in anteprima pochi giorni fa a Londra, durante un evento stampa di hands on.

 

2 Powered by Unreal Engine 4

MXGP3 adotta l’Unreal Engine 4. E’ questa la novità più significativa che debutta con il gioco ed d è esattamente l’upgrade tecnologico che serviva alla serie per compiere quel balzo in avanti tanto auspicato dagli appassionati. Più semplice a dirsi che a farsi ovviamente…

Per il team Milestone si è trattato di un vero e proprio “punto e a capo”, come ci ha ribadito Irvin Zonca, lead designer del gioco. Milestone è infatti la prima azienda ad aver sviluppato un racing game basato su Unreal Engine4, un motore che non nasce per i racing game. Quindi è servito un lavoro di personalizzazione e ottimizzazione molto intenso, maturando da sé e da zero tutta l’esperienza necessaria. I tool di sviluppo utilizzati in passato sono stati riscritti. La stessa Epic ha collaborato attivamente all’ottimizzazione. E per sfruttare al massimo la potenza dell’engine si è lavorato molto anche sulla riproduzione dei tracciati, usando droni e laser scan per garantire una fedeltà visiva ancora maggiore. Insomma questo grande passo non è costato un piccolo sforzo! Ma ha garantito un risultato di alto livello. Non solo in termini di “resa estetica”, per quanto il realismo visivo sia importante… ma soprattutto in termini “funzionali”.

realizzare un racing game su unreal engine 4 ha richiesto un lavoro di personalizzazione e ottimizzazione molto intenso

Iniziamo dai miglioramenti visivi, con condizioni meteo dinamiche, pioggia e cielo variabile. Un sistema di illuminazione molto più sofisticato, con supporto HDR e effetti di post processing ad alta qualità. Effetti particellari migliorati e lo si nota soprattutto dai pezzi di fango sollevati dalle moto al loro passaggio. Insieme a texture ad alta qualità. E a un audio migliorato grazie all’engine RAV con sintesi granulare.

Sfruttando la fisica dell’Unreal Engine 4 invece è stato possibile implementare, in modo incredibilmente realistico, le deformazioni fisiche del terreno. Con i tracciati che si deteriorano al passaggio delle moto e con il trascorrere dei giri, rendendo l’esperienza di gioco diversa e imprevedibile. Come lo sarebbe una vera gara di MXGP! Poi ci sono miglioramenti nelle animazioni e infine un nuovo engine fisico per moto e piloti.

Insomma MXGP3 non si preannuncia semplicemente come un “nuovo capitolo” della serie, ma come un gioco nuovo in tutto e per tutto! Ma non è che il primo passo ovviamente. Milestone sta accumulando un’esperienza importante su Unreal Engine 4. E tutti i suoi prossimi titoli saranno basati su questo engine. Da fan della MotoGP non vediamo l’ora!

 

3 Licenza ufficiale e 2 tempi

Che cosa troverete in MXGP3? La licenza ufficiale FIM Motocross garantisce tutti i piloti e le moto delle classi MX2 e MXGP, insieme alle 18 piste del campionato MXGP2016. Incluso l’evento Motocross delle Nazioni, con 5 piste dedicate.

La modalità carriere come sempre sarà il cuore dell’esperienza di gioco. E ci vedrà iniziare nel campionato MX2, con un nostro team o un team ufficiale. E da qui dovremo farci strada, accrescendo la nostra reputazione e la lealtà dei fan, a suon di risultati e vittorie. Con l’obiettivo di diventare campioni del mondo e salire così alla categoria MXGP.

In alternativa potremo cimentarci in gare singole, Time Attack o multiplayer online, che prevede sia gara singola che modalità campionato. Mentre il Motocross delle Nazioni è un evento a parte, in cui potremo gareggiare vestendo i colori della nostra nazione preferita.

La componente di personalizzazione, introdotta con il secondo episodio è stata ulteriormente evoluta. Potremo personalizzare piloti e moto, con oltre 300 pezzi provenienti da 40 produttori diversi.

La modalità carriere come sempre sarà il cuore dell’esperienza di gioco.

Richieste a gran voce dalla community di appassionati del gioco sono state inserite anche le moto 2 tempi, con un totale di 10 modelli di cilindrata compresa tra 125 e 250cc. Queste moto avranno una fisica di guida a loro dedicata e un audio campionato ad hoc. Quindi gli appassionati di 2 tempi avranno finalmente la soddisfazioni di guidare queste moto molto “nervose” e tecniche, con un’erogazione che in gergo si definisce “appuntita”, ossia con la potenza tutta concentrata agli alti regimi.

4 Hands on

Durante questa prima presa di contatto con il nuovo capitolo di MXGP abbiamo potuto provare una gara singola, in modalità Grand Prix, su una sola pista, il crossodromo di Pietramurata in trentino. Scegliendo unicamente tra uno dei piloti ufficiali MXGP. Quindi senza poter sperimentare la personalizzazione e senza soprattutto poter impostare il livello di difficoltà dell’IA e gli aiuti alla guida. Si poteva correre solo su pista asciutta o bagnata. Senza quindi variazioni climatiche dinamiche, almeno per questa demo. La gara era di 3 giri, con possibilità poi di osservarne il replay. Il tutto girava su piattaforma PC. Tenuto conto di tutte queste limitazioni del codice prelinare, abbiamo impugnato il pad gettandoci nella mischia!

Prime considerazioni: al di là di un comparto tecnico di eccellente fattura, il fiore all’occhiello di MXGP3 è il sistema di deformazione del terreno. Al primo giro la pista è quasi facile. Le traiettorie sono pulite e il comportamento della moto è prevedibile. Certo, a patto di essere in testa al gruppo! Ad esser dietro la storia già cambia, perché vedrete le moto davanti a voi scavare profondi solchi nel terreno, che cambieranno in modo drastico la guidabilità della vostra moto. Finirete all’interno di veri e propri binari che vi condizioneranno e impediranno di pennellare traiettorie ideali. Con l’avanzare dei giri tutto questo verrà esasperato, proprio come nella realtà. La pista si deteriorerà sempre di più. Sarà sempre più scavata e quindi diventerà molto più difficile riuscire ad interpretarla al meglio essendo veloci. Potrebbe capitarvi di essere in testa al primo giro e poi perdere progressivamente terreno nei successivi, lottando per controllare la moto.

il fiore all’occhiello di MXGP3 è il sistema di deformazione del terreno.

Girando sul bagnato il comportamento cambierà ancora. E il terreno più soffice farà sì che la deformazione del terreno vada a incidere un po’ meno sul comportamento della moto. Ma chiaramente la presa delle gomme sarà inferiore e quindi anche la trazione in accelerazione o l’aderenza in frenata. E dovrete tenerne conto!

Quando vi troverete spalla a spalla con gli altri piloti scoprirete quanto aggressiva e realistica sia l’IA avversaria. Vi sfiderà e affiancherà in curva e sul dritto. Salterete spalla a spalla, quasi spintonandovi. Sbaglierà pure lei, andando lunga in una frenata o interpretando male un salto. Non avrete mai la sensazione che sia solo… un IA.

A proposito di andar lunghi… nei primi giri con MXGP sulla pista di Pietramurata ci siamo trovati spesso a sbagliare le frenate. Perché il nuovo engine fisico è particolarmente accurato nel riprodurre il comportamento della moto. Arrivando da una lunga discesa dovrete tener conto di spazi di frenata più lunghi, dovuti anche alla pendenza. E anticipare la frenata. Mentre in salita potrete indugiare spingendovi più sotto curva. Qui il rischio sarà l’esatto opposto, ossia anticipare troppo la frenata!

5 La fisica di gioco

L’Unreal Engine 4 ha permesso un notevole passo in avanti sul fronte del realismo grafico. Questo si nota particolarmente sul bagnato, con il terreno riprodotto in modo dettagliatissimo. Mentre fango e detriti si sollevano ad ogni nostra accelerazione. Migliorate pure le animazioni e in generale abbiamo avuto l’impressione di un affinamento superiore ai precedenti capitoli.

Il comportamento della moto è molto più naturale e realistico che in passato. Passando dalla visuale in terza a quella in prima persona il modo di giocare cambia in modo netto, ma MXGP3 resta giocabilissimo anche con questa visuale molto complessa da implementare. Ci è piaciuto molto il comportamento della telecamera in soggettiva, che permette di avere un’ottima visuale sull’uscita delle curve, interpretando al meglio il tracciato. Mentre c’è ancora del lavoro di ottimizzazione da fare su quella in terza, dove la camera dovrebbe anticipare lo svolgimento della curva invece di restare ancorata alle spalle del giocatore, non permettendo di indirizzare al meglio la moto in uscita. Un aspetto su cui i gameplay designer di Milestone stanno già lavorando.

il nuovo engine fisico è particolarmente accurato nel riprodurre il comportamento della moto.

La versione PC da noi provata si è dimostrata tendenzialmente fluida nella visuale in terza persona, con qualche incertezza in più su quella in prima. E un leggero stuttering di fondo che si manifestava durante le curve, con la rotazione dell’inquadratura. Tutte cose che comunque sono comprensibili in un codice preliminare, ben lontano dall’essere ottimizzato.

Infine una parola sui replay. La scelta delle inquadrature permette di osservare la gara con una regia “cinematica” che esalta tutta la spettacolarità di salti, traversi e sorpassi spalla a spalla. Potremo scegliere tra varie inquadrature e punti di vista, passando da un pilota all’altro. Notevole come sempre il photo mode, che alla pressione di un tasto permette in qualunque momento di fermare l’azione per immortalare un momento chiave della gara. E’ l’occasione per poter osservare il lavoro certosino di riproduzione di moto e piloti. Soprattutto quelli ufficiali presenti nella demo.

6 L’essenza del motocross

Con MXGP3 i ragazzi di Milestone hanno intrapreso una strada non meno impervia delle piste da cross che si sono impegnati a riprodurre… Nuovo engine grafico, nuovo engine audio, nuovo engine fisico. Insomma una nuova tecnologia a 360°. Che nel corso della nostra prova ha dimostrato di lavorare bene e in modo coeso per offrire ai giocatori un passo in avanti sensibile in termini di esperienza di gioco. MXGP3 punta ad entusiasmare i fan storici della serie e gli appassionati di motocross, ma grazie a un gameplay accessibile vuole conquistare anche i giocatori più casual che siano interessati ad un buon gioco di corse. Noi siamo convinti che abbia tutte le carte in regola per farlo. Diventando la più accurata riproduzione del mondo MXGP mai portata su schermo!

MXGP3 - 2Strokes Trailer

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