
La battaglia più intensa dell’industria dell’intrattenimento degli ultimi anni ha trovato il suo vincitore. Dopo settimane di trattative serrate e offerte concorrenti da parte di Paramount Skydance e Comcast, Warner Bros. Discovery ha scelto Netflix come partner esclusivo per la cessione dei suoi studi cinematografici e televisivi insieme alla piattaforma di streaming HBO Max. La decisione non è arrivata a sorpresa: l’offerta presentata da Netflix, sostenuta in larga parte da pagamenti in contanti, ha superato economicamente e strategicamente tutte le altre proposte ricevute, portando le due realtà a definire un accordo dal valore complessivo di 82,7 miliardi di dollari, uno dei più significativi della storia moderna dello show business.
Una competizione serrata e strategie opposte fra i contendenti
La fase iniziale delle trattative è stata caratterizzata da una forte competizione interna al settore. Paramount puntava all’acquisizione dell’intero gruppo, incluse le reti via cavo come CNN e TNT, mentre Comcast guardava principalmente agli asset di produzione. Netflix ha scelto una strada diversa, concentrandosi sugli studios e sulle attività streaming, presentando un’offerta estremamente aggressiva che fissava il valore di WBD a poco meno di 28 dollari per azione. Nel corso dei negoziati, il valore finale è stato precisato in 27,75 dollari per azione, con una formula di acquisizione che prevede una combinazione di denaro cash e azioni Netflix a favore degli azionisti Warner.
Un archivio iconico che ridisegna il potere nell’intrattenimento globale
L’intesa porterà sotto il controllo di Netflix un patrimonio iconico: dalle saghe di Harry Potter all’universo DC Comics, passando per franchise storici e serie colossali come Game of Thrones. È un archivio che non solo amplia esponenzialmente la capacità competitiva della piattaforma, ma riscrive completamente l’equilibrio del settore. Per Netflix rappresenta il passo definitivo verso la trasformazione da semplice streamer a conglomerato globale dell’intrattenimento, un ruolo che fino a pochi anni fa sembrava riservato solo ai grandi studios hollywoodiani tradizionali.
Lo scorporo di Discovery Global e i passaggi necessari al closing
Prima del closing, previsto entro un periodo compreso fra dodici e diciotto mesi, Warner Bros. Discovery procederà allo scorporo della sua divisione internazionale delle reti via cavo, destinata a diventare una nuova società indipendente denominata Discovery Global. Solo dopo questa separazione l’acquisizione potrà essere formalmente completata e valutata dalle autorità regolatorie, che dovranno esaminare con attenzione un’operazione di portata così vasta, soprattutto per quanto riguarda la concentrazione del mercato e l’impatto sulla concorrenza.
Un nuovo scenario: meno pluralismo, più potere ai colossi globali
Le implicazioni di questo passaggio, però, vanno ben oltre il perimetro finanziario. L’intrattenimento mondiale sta entrando in una nuova fase, dominata da un numero sempre più ristretto di operatori capaci di controllare contenuti, produzione e distribuzione su scala globale. L’unione tra Netflix e Warner segna l’inizio di un’era in cui la distinzione tra vecchi e nuovi media diventa sempre più sottile, mentre aumenta il rischio di una progressiva riduzione del pluralismo creativo e commerciale. Allo stesso tempo, lo spettatore potrebbe trovarsi davanti a un catalogo senza precedenti per ampiezza e qualità, frutto di una convergenza che mette insieme tradizione cinematografica e innovazione digitale.
Un accordo destinato a cambiare Hollywood per sempre
L’accordo rappresenta quindi uno spartiacque. Da una parte promette di rivoluzionare il mercato globale dello streaming, dall’altra apre interrogativi complessi sul futuro della produzione audiovisiva, sul potere di un singolo gigante digitale e sulla capacità del settore di mantenere diversità e concorrenza. Una cosa, però, appare certa: Hollywood non sarà più la stessa, e il nuovo assetto nasce sotto il segno di Netflix.
Fonte: The Wall Street Journal










