Netflix rimuove oltre 20 giochi dal catalogo mobile: addio a Hades, Monument Valley e altri titoli di punta

Netflix si prepara a un taglio significativo all’interno della sua offerta videoludica su mobile. Dal prossimo 15 luglio, ben 22 giochi verranno rimossi dalla libreria disponibile per gli abbonati, e tra i titoli in uscita spiccano nomi di grande rilievo come Hades, la trilogia di Monument Valley e Death’s Door. Alcuni di questi giochi, come Hades stesso, erano disponibili esclusivamente su dispositivi mobili tramite Netflix, il che rende incerto il loro futuro su altri store come App Store e Google Play.

Tutti i giochi che spariranno dal catalogo mobile di Netflix

Tra i titoli destinati a uscire dal catalogo figurano produzioni di grande richiamo ma anche giochi meno noti, a dimostrazione di un taglio trasversale che colpisce diverse fasce di pubblico. La lista completa include:

  • Battleship
  • Braid, Anniversary Edition
  • Carmen Sandiego
  • CoComelon: Play with JJ
  • Death’s Door
  • Diner Out: Merge Cafe
  • Dumb Ways to Die
  • Ghost Detective
  • Hades (available only on iOS)
  • Katana Zero
  • LEGO Legacy: Heroes Unboxed
  • Ludo King
  • Monument Valley
  • Monument Valley 2
  • Monument Valley 3
  • Rainbow Six: SMOL
  • Raji: An Ancient Epic
  • SpongeBob: Bubble Pop F.U.N.
  • TED Tumblewords
  • The Case of the Golden Idol
  • The Rise of the Golden Idol
  • Vineyard Valley

Questi giochi saranno progressivamente rimossi nel corso delle prossime settimane, lasciando vuoti importanti nella libreria per mobile di Netflix, soprattutto per quanto riguarda i titoli di maggiore qualità narrativa o visiva.

Sebbene il 15 luglio rappresenti la data ufficiale di rimozione per la maggior parte dei giochi coinvolti, alcuni titoli scompariranno anche prima: è il caso di Hades, che lascerà il servizio già il 1° luglio. In totale, i giochi in uscita rappresentano circa il 20% dell’intera offerta videoludica di Netflix, che oggi conta 114 titoli disponibili. Una perdita non trascurabile per un servizio che cerca ancora di imporsi in un mercato mobile già estremamente competitivo.

Una strategia in crisi? Il futuro incerto del gaming su Netflix

Il taglio dei giochi arriva in un momento delicato per la divisione gaming di Netflix, che negli ultimi mesi ha mostrato segnali di forte instabilità. Già lo scorso ottobre, il colosso dello streaming aveva chiuso il proprio studio di sviluppo AAA in California, causando l’uscita di numerose figure chiave, nonostante solo pochi mesi prima avesse dichiarato grande fiducia nel potenziale della sua piattaforma videoludica.

A gennaio 2025, Netflix ha inoltre annullato i piani per alcuni titoli precedentemente annunciati, tra cui Thirsty Suitors, Tales of the Shire: A Lord of the Rings Game e Don’t Starve Together, mai arrivati sul servizio. E nel mese successivo ha licenziato parte del personale di Night School Studio, il team dietro Oxenfree, acquisito nel 2021 come simbolo delle ambizioni di Netflix nel settore.

Ma i tagli non si fermano ai videogiochi: anche la programmazione interattiva – un ambito che aveva contribuito a costruire l’identità sperimentale della piattaforma – ha subito un ridimensionamento, con la rimozione di contenuti come Black Mirror: Bandersnatch, uno dei suoi progetti più iconici in questo ambito.

Un passo indietro o un nuovo inizio?

L’eliminazione di titoli così rilevanti e i numerosi dietrofront degli ultimi mesi pongono una domanda inevitabile: Netflix sta abbandonando il suo progetto videoludico? Al momento non ci sono conferme ufficiali, ma i segnali indicano almeno un forte ridimensionamento delle ambizioni rispetto a quelle iniziali. Da un lato, i tagli potrebbero rappresentare una fase di ristrutturazione necessaria per riorientare la strategia. Dall’altro, il rischio è che il servizio perda di appeal proprio nel momento in cui il gaming su mobile sta diventando sempre più centrale nell’intrattenimento digitale.

Quel che è certo è che gli utenti dovranno prepararsi a salutare giochi di altissima qualità e dal grande seguito, in molti casi disponibili unicamente all’interno della piattaforma Netflix. Non resta che attendere i prossimi mesi per capire se si tratta di una pausa di riflessione o di un passo indietro definitivo.

Fonte: Engadget

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