Nonostante Nintendo sia stata fondata nel 1889, l’ingresso nel mondo dei videogiochi c’è stato solamente nel luglio del 1977.
In quell’anno ottenne la licenza di produrre e distribuire la console Odissey di Magnavox, su cui era presente Pong sviluppato da Atari (praticamente l’unico gioco in circolazione su console).Nintendo produsse due modelli di console: Color TV Gaming 6 e Color TV Gaming 15. La prima e più economica era un sistema all-in-one, con le due manopole presenti sul corpo della console e aveva un prezzo di 9.800 Yen. La prima versione di questo modello era così scarna da funzionare solo con le batterie, mentre l’alimentatore venne introdotto in un momento successivo.
Il modello di punta invece costava 15.000 Yen ed era dotato di controller separati, in aggiunta introduceva 15 varianti del gioco impostabili tramite una serie di interruttori.Per capire l’effettivo prezzo di tali console possiamo fare un metro di paragone con i gettoni delle sale giochi che costavano 100 Yen l’uno, e da noi 200 Lire (paragonabili a 20c di oggi).
Il prezzo era particolarmente competitivo rispetto alla concorrenza le cui macchine costavano oltre 20.000 Yen, e ciò ha lanciato Nintendo nel mondo dei videogiochi.
In quel periodo Nintendo costruiva prevalentemente Coin Op da sala giochi e dei giochi chiamati EVR (Electronic Video Recording) che utilizzavano come sfondo un filmato su pellicola 16mm.
Passò poco tempo e Nintendo assunse un nuovo designer, un tale Shigeru Miyamoto! La società aveva intenzione di migliorare l’aspetto dei suoi giochi e al contempo lavorare su svariate novità come i Game & Watch, la propria versione del computer Othello e quello che salì all’onore delle cronache come Famicon o NES.
Pensate un attimo a come sono cambiati i giochi in questi 40 anni. Da Pong al gaming 4K.
Fonte: Kotaku