Un recente tweet dell’account giapponese di assistenza clienti Nintendo ha generato perplessità tra i fan del nuovo Nintendo Switch 2. La società ha pubblicamente consigliato di non utilizzare la versione del sistema solo in lingua giapponese della console durante i viaggi all’estero, diversamente da quanto raccomandato per la versione multilingua, destinata al mercato globale.
La notizia arriva a pochi mesi dal debutto atteso della console, e solleva dubbi su potenziali limitazioni software e di assistenza per gli utenti che scelgono di importare la versione giapponese.
Switch 2 multilingua sì, ma solo se usata “secondo la legge locale”
Per i possessori della versione Multi-Language del Nintendo Switch 2, la raccomandazione è diversa: la console può essere utilizzata all’estero, purché “in conformità con le leggi locali”, e con l’ausilio di un adattatore di corrente compatibile. Nessun avvertimento particolare è stato espresso in questo caso.
Tuttavia, Nintendo ha chiarito che né la versione giapponese né quella globale riceveranno supporto tecnico dal centro assistenza giapponese in caso di danni o problemi avvenuti durante l’uso all’estero.
Perché questa differenza se l’hardware è identico?
La distinzione ha suscitato diverse domande tra utenti e addetti ai lavori, visto che entrambe le versioni condividono lo stesso hardware. L’unica reale differenza è che il sistema giapponese non consente l’utilizzo di account Nintendo non giapponesi, né l’accesso agli eShop internazionali.
Ciò significa che acquistare un Nintendo Switch 2 giapponese potrebbe limitare l’esperienza d’uso per chi vive o viaggia fuori dal Giappone, in particolare per quanto riguarda i contenuti digitali e i servizi online.
Resta quindi consigliabile, per chi vive fuori dal Giappone, scegliere la versione Multi-Language, compatibile con gli account globali e più flessibile per l’utilizzo in viaggio.
Fonte: Nintendo
