1 Nioh – il “Souls Crawler Slash” firmato Team Ninja!
Team Ninja firma il primo Souls Like che è anche Dungeon Crawler e hack’n’slash. Immaginate Dark Souls che incontra Diablo in un’ambientazione alla Onimusha e avrete Nioh, il titolo a cui dedicherete, molto volentieri le prossime settimane della vostra vita… A patto di possedere una PlayStation 4!
Arriva tardi questa mia recensione di Nioh, ultima fatica di Team Ninja in esclusiva PlayStation 4. Sinceramente non pensavo di dovergli dedicare tutte queste ore, per venirne a capo. Invece è stato uno dei giochi più impegnativi a cui abbia mai giocato. Al tempo stesso anche uno dei più appaganti. Di certo tra i più lunghi. Ma una lunghezza fatta di sostanza, senza troppi espedienti per allungare il brodo. Ed è solo una delle tante sorprese che mi ha riservato questo gioco! Un titolo, pensate un po’, annunciato ben 12 anni fa! E inizialmente previsto per un lancio nel 2006 su PlayStation 3… Non sappiamo che cosa sarebbe dovuto essere Nioh. Non sappiamo se sia vicino all’idea originale. Ma poco importa. Quel che sappiamo è cosa sia diventato oggi. E quel qualcosa ci piace! Perché Nioh è il titolo che non ti aspetti. Quello che arriva così, come un fulmine a ciel sereno. Provi la demo senza nutrire chissà quali speranze e invece ti folgora. Giocando e rigiocando capisci che c’è qualcosa di speciale. E lì comincia l’hype. Poi arriva il gioco completo e sai già come funziona in questi casi… la realtà non è mai all’altezza della fantasia. Invece no, Nioh ti sorprende nuovamente e addirittura la supera quella fantasia… In quel momento comprendi la portata del lavoro svolto da Team Ninja!
Nioh è stato uno dei giochi più impegnativi a cui abbia mai giocato. Al tempo stesso anche uno dei più appaganti.
La cornice è il Giappone del XVI secolo. Il protagonista invece è occidentale e si chiama William. Ed è ispirato a una figura realmente esistita, il navigatore inglese William Adams, divenuto consigliere dello shogun Tokugawa, anche se le fattezze sono quelle di Geralt di Rivia, protagonista di The Witcher… William ha un’abilità fuori dal comune come combattente e la capacità unica di vedere gli spiriti guardiani che accompagnano alcune persone speciali. Lui stesso è accompagnato da uno loro, Saoirse, che lo consiglia e in più di un’occasione gli ha salvato la vita. Tuttavia durante l’antefatto del gioco, ambientato a Londra, questo spirito viene catturato da Edward Kelley, alchimista inglese realmente esistito, che nel gioco è anche dotato di poteri soprannaturali. Kelley con l’aiuto di Saoirse vuole procurarsi le leggendarie Amrita, delle pietre dotate di poteri mistici, dirigendosi in Giappone. Inseguito da William, che si ritrova così proiettato al centro degli scontri tra gli eserciti di Ishida Mitsunari e Tokugawa Ieyasu, trasformandosi in un “samurai occidentale”, sotto la guida di Hattori Hanzo. Ed è lì che inizia un lungo viaggio attraverso il mondo immaginato da Team Ninja.
Nioh un po’ come Onimusha, mescola realtà e finzione, figure storiche e mitologia, nel Giappone feudale dell’era Sengoku. Ma non si tratta dell’unica contaminazione. In questo gioco convergono infatti elementi tratti da titoli celebri di Capcom e Team Ninja, ma anche idee e spunti presi da tanti altri giochi di successo. Il risultato?
2 Un nuovo genere!
Nell’approcciare Nioh non aspettatevi il “classico Souls”. Si tratta sempre di un action RPG con visuale in terza persona certo, che metterà a dura prova la vostra abilità, i vostri nervi e la vostra pazienza. Proprio come un Dark Souls. E la progressione ingame si basa su un sistema analogo a quello “Anime&Falò”. Ma le similitudini si fermano poco oltre, anche se citazioni e omaggi ai titoli From Software sono molteplici e sparse lungo il corso di tutto il gioco.
Definire Nioh un Souls Like sarebbe soprattutto riduttivo. Perché Nioh è molto di più che una semplice rilettura, in chiave “fantastorica” jap delle dinamiche di gioco rese popolari da Miyazaki&co.
Yosuke Ayashi e il Team Ninja si sono spinte oltre, portando al debutto quello che di fatto è un nuovo genere. Prendete gli scontri e la progressione nei livelli alla Dark Souls, uniteli a una struttura delle missioni e a un sistema di loot alla Diablo. Metteteci dentro il Giappone Feudale di Onimusha e delle meccaniche di combattimento ispirate in parte a Ninja Gaiden. Shakerate il tutto e otterrete quello che ci piace chiamare Souls Crawler Slash.
Se nei tradizionali “Souls Like”, alla base dell’esperienza di gioco, c’è la gratificazione che deriva dal riuscire a superare sfide in apparenza impossibili. Facendo tesoro dei propri errori, ma anche migliorando il proprio personaggio, in attributi e in equipaggiamento. In Nioh a tutto questo si aggiunge la soddisfazione di recuperare strada facendo nuovo equipaggiamento, rilasciato in quantità da nemici, casse ed elementi distruttibili dello scenario. Potenziandolo e personalizzandolo nei modi più svariati.
Ispirandosi a dark soulS, diablo, onimusha e ninja gaiden, Team Ninja ha dato alla luce quello che di fatto è un nuovo genere.
Oltre il Souls Like
Questa impostazione spiega alcune scelte di design, che prendono la distanza dai classici Souls Like, tipicamente basati su un mondo aperto e interconnesso. Nioh non si sviluppa come una storia unica, ma piuttosto come una serie di “episodi” o meglio di scenari distinti, che ne favoriscono la rigiocabilità. Concluso il livello introduttivo, ambientato a Londra in una prigione (con un chiaro omaggio proprio a Dark Souls), vi troverete davanti una mappa del mondo di gioco, suddivise in regioni da sbloccare, ciascuna delle quali si popolerà progressivamente di nuove missioni, che potranno impegnarvi, a seconda dei casi, per pochi minuti o per delle ore. Potrete affrontarle(o riaffrontarle) nell’ordine che preferirete, un po’ come avviene in Diablo III oppure in Destiny. Le missioni principali faranno avanzare la storia. Quelle secondarie vi permetteranno di sbloccare oggetti unici, progetti per il fabbro e materiali pregiati. Starà a voi scegliere a quale dedicarvi. Prestando anche attenzione al livello consigliato per portarla a termine!
Prima di ciascuna missione dovrete sopportare un breve caricamento. E conclusa ogni missione tornerete alla mappa. Altra differenza: i livelli di gioco, non sono “aperti” come nei Souls, ma volutamente claustrofobici e labirintici. Fatti di sentieri e passaggi che si sovrappongono e intersecano, con l’intento di confondervi, ma al tempo stesso con l’obiettivo di indurvi a esplorare. Anche se avremmo preferito che tutto questo si accompagnasse a un sistema simile ai “calici” di Bloodborne, con generazione casuale dei livelli. Invece così, appresa la struttura delle mappe e la posizione dei nemici, missione per missione, diventerà più semplice (e anche monotono) esplorare il livello. C’è da dire però che Nioh offre davvero tante missioni e varianti delle stesse, su ciascuno “scenario”. E alcune di queste missioni saranno diverse dalla semplice esplorazione di un “dungeon”. Vi troverete ad esempio ad affrontare ondate di nemici di difficoltà crescente, fino ad un boss finale. Oppure sfiderete un avversario a duello. In alcuni casi non sarete soli, ma affronterete la missione con il supporto di un altro personaggio, che non potrà morire durante la missione, ma essere “incapacitato”. In quel caso avvicinandovi e premendo un tasto potrete soccorrerlo permettendogli di combattere ancora. Aggiungendo dunque allo scontro la difficoltà di dover prendersene cura. Insomma la varietà a Nioh sicuramente non manca e la quantità di missioni e quindi di scenari che dovrete affrontare vi metterà al riparo dal “fattore noia”.
3 Combat system
Nel sistema di combattimento di Nioh si avvertono le contaminazioni di tanti titoli di successo del genere action e hack’n’slash. Pur somigliandogli “visivamente” è più tecnico di Onimusha, che ricordava un musou, con le sue lunghe sequenze di combo. Al tempo stesso meno frenetico di Ninja Gaiden, perché il protagonista non può compiere balzi o usare l’ambiente per eseguire acrobazia e attacchi dall’alto. In questo senso si può dire sia molto più simile a Dark Souls III. Offrendo un’elevata mobilità del personaggio, unità alla possibilità di parare o schivare, nell’attesa di trovare un’apertura nella guardia tra le sequenze di attacco del nemico. Tuttavia ancora una volta l’accostamento ad un “Souls” è riduttivo, perché Nioh in realtà è molto più tecnico!
Potrete combattere in tantissimi modi: a mani nude o con armi, usando abilità Ninja e magie Omnyo. A vostra disposizione avrete diverse categorie di armi, dalla classica Katana, singola o doppia, alla Kusarikama, la falce con peso che veniva utilizzata dai ninja, ma anche lance e asce o martelli. Potrete equipaggiare due armi distinte, da alternare in ogni momento con una combinazione di tasti. Poi ci sono le armi da distanza: archi, fucili e schioppi. Che richiederanno frecce o munizioni. Anche qui potrete equipaggiarne due e alternare in ogni momento.
Non esistono condizioni specifiche per impugnare una specifica arma, anche perché in Nioh non ci sono “classi” tra cui scegliere. Quindi tutte le armi saranno, fin da subito, utilizzabili e alla vostra portata. Diversamente dall’equipaggiamento, che richiederà attributi specifici. In compenso armi ed equipaggiamento contribuiranno nel complesso a determinare il peso massimo trasportato. Quindi dovrete fare i conti con quanto il vostro personaggio sia effettivamente in grado di trasportare.
Diversamente dall’equipaggiamento, che richiederà attributi specifici, non esistono condizioni specifiche per impugnare una determinata arma.
Con ciascuna arma potrete eseguire un attacco rapido e un attacco potente, più vari tipi di combinazioni, basate anche sulle abilità che sbloccherete nel corso del gioco.
La telecamera è libera, ossia controllata dal giocatore. E la gestione ottima, perché durante i combattimenti più frenetici ma anche durante gli scontri con i boss non ci siamo mai trovati in difficoltà con le visuali, in modalità target lock.
Sconfiggendo nemici o distruggendo elementi dello scenario otterrete denaro e Amrita. L’oro vi servirà per pagare i servizi del fabbro, acquistare nuovo equipaggiamento o migliorare e potenziare quello esistente. Mentre le Amrita, corrispondenti alle anime dei “Souls”, vi serviranno per far salire di livello William. Per ogni livello acquisito potrete spendere un punto su una delle statistiche del personaggio. E così facendo ricevere dei punti abilità, da investire nelle abilità di combattimento, che variano da arma a arma. Oppure nelle magie Omnyo e nei Ninpo (abilità Ninja). In questo modo definirete l’evoluzione del personaggio, specializzandolo nell’uso di determinate armi e posture di combattimento. Piuttosto che nell’arte di confondere i nemici, o acquisendo oggetti e magie utili a potenziare la vostra resistenza e capacità di attacco.
Infine all’interno del Dojo potrete apprendere le tecniche di base, ma anche sbloccare nuove abilità e set di equipaggiamento, affrontando sfide e scontri contro i vostri stessi maestri.
4 Ki e ritmo Ki
Alla base del combat system di Nioh c’è il Ki, corrispondente alla barra della stamina in Dark Souls. Schivando, scattando, attaccando o parando la consumerete. Ed esaurendola perderete la capacità di compiere queste azioni. Venendo colpiti in quel momento subirete un cosiddetto “Stun di fine Ki”, ossia qualche secondo in cui il protagonista sarà incapacitato e vulnerabile a una sorta di fatality da parte dell’avversario. Per evitare che ciò accada avrete tre possibilità: smettere di attaccare per tempo e allontanarvi (non si consuma Ki muovendosi normalmente, ma solo correndo). Evadere i colpi avversari invece che pararli. Oppure attivare il “ritmo Ki”.
Il ritmo Ki è una funzione di recupero del Ki che si attiva premendo il tasto R1 alla fine di una combo, quando il corpo del protagonista viene avvolto da una luce blu. Tanto migliore sarà il vostro tempismo nel premere R1, tanto maggiore la quantità di Ki recuperata. Si tratta di un’azione da ripetere ciclicamente, un po’ come se fosse una ricarica dell’arma in uno shooter, ma con la necessità di temporizzarla (tipo la “ricarica attiva” di Gears of War). Da qui il nome di “Ritmo Ki”. Il ritmo Ki è fondamentale nei combattimenti di Nioh, perché permette di attivare bonus specifici e di dissolvere la “corruzione del regno Yokai”. Ossia delle aree sul terreno, generate dai colpi di alcuni nemici, che se attraversate da William rallentano il recupero del Ki e rendono più forti i demoni. Si tratta di aree di vantaggio per gli avversari, che andranno evitate oppure annullate eseguendo al loro interno un ritmo Ki completo, ovvero con recupero totale della barra del Ki.
Alla base del combat system di Nioh c’è il Ki, corrispondente alla barra della stamina in Dark Souls.
Anche i nemici avranno una loro barra del Ki, costantemente visibile. E potrete sfruttarla a vostro vantaggio. Un nemico con la barra piena sarà più incline ad attaccarvi ripetutamente. E dovrete stare molto attenti: evadere i suoi colpi o avere abbastanza Ki per pararli. Un nemico con la barra in esaurimento invece sarà vulnerabile ai vostri attacchi. E portandolo alla condizione di sfinimento potrete mettere a segno a vostra volta una fatality, tenendo premuto il tasto dell’attacco pesante per trafiggerlo con l’arma, che in questo modo gli toglierà un gran quantitativo di vita. Questa meccanica è attiva pure su alcuni boss ed è essenziale che impariate a sfruttarla a vostro vantaggio!
Ma non finisce qua. Con le armi da corpo a corpo potrete adottare quattro posture differenti: arma nel fodero, impugnatura bassa, media e alta. Ognuna delle quali offrirà vantaggi particolari a seconda delle situazioni. Ad esempio l’impugnatura alta vi permetterà di sferrare colpi più potenti ma lenti, consumando più Ki e in generale rendendovi più vulnerabili in difesa. Mentre l’impugnatura bassa vi permetterà di sferrare un gran numero di colpi veloci. arrecando però meno danni con ciascun colpo, ma consumando anche meno Ki. Starà a voi decidere quale utilizzare, a seconda dell’arma e del nemico che avrete di fronte.
Le armi da distanza invece non si basano sulla meccanica del Ki, ma sulle munizioni. Di cui potrete portare con voi solo un numero limitato. Mirando con un arma da distanza la visuale passerà da terza persona a dietro le spalle del protagonista, con la possibilità di zoomare e di selezionare, per ciascuna arma, tra due tipi di munizioni differenti. Come vedete la profondità dei combattimenti, in Nioh, è davvero molto alta!
5 Loot e crafting
Nei tipici Souls il concetto di “drop”, ossia di oggetto lasciato a terra casualmente dai nemici si limita a determinati oggetti di supporto. Perché di solito il “loot” che conta è preassegnato. Ossia determinate armi e armature si potranno ottenere solo sconfiggendo un determinato nemico, o raggiungendo un certo punto della mappa. In Nioh invece ci sono centinaia di oggetti differenti che potremo ottenere, in modo del tutto casuale, sconfiggendo i nemici. E che si distinguono per il livello e per la rarità. Colore bianco per quelli più comuni. Giallo per quelli non comuni. Blu per i rari e infine viola per gli “unici”. Completando il gioco e giocando in New Game Plus si avrà accesso anche ad una classe superiore, gli oggetti divini, di colore Verde.
Ognuno di questi oggetti, armi o armature, potrà poi essere ulteriormente modificato, cambiandone gli attributi di base attraverso la riforgiatura. Oppure evoluto, attraverso l’Affinità dell’Anima, ossia un processo che permette di sacrificare un altro pezzo di equipaggiamento, di livello superiore (ma non necessariamente altrettanto raro) a quello che si vuole far evolvere. Facendo salire il livello di quest’ultimo ma mantenendone inalterate le caratteristiche. Operazione che, per essere portata a termine richiede un certo quantitativo di oro e il cui costo salirà in base alla differenza di livello rispetto a quello di partenza, oltre che alla rarità dell’oggetto trattato. Vi piace l’aspetto di un’arma o un’armatura specifica del vostro inventario? Potrete tramutare quella che indossate facendole assumere lo stesso aspetto. Mentre gli oggetti inutilizzati del vostro inventario potranno essere venduti in cambio di oro oppure scomposti nei materiali base, da utilizzare per costruire altri oggetti. Questa operazione si chiama Forgiatura ed è la componente crafting di Nioh. Uno degli elementi centrali del gioco. Completando missioni si troveranno e sbloccheranno nuovi progetti, da usare per creare armi e armature sempre più potenti. Nella creazione si potranno utilizzare materiali di rarità differente. Usando materiali di partenza più pregiati ci sarà una chance maggiore di ottenere un oggetto finale con statistiche migliori. Ricordando sempre che queste statistiche potranno poi essere ulteriormente perfezionate attraverso la riforgiatura!
Armi ed equipaggiamento non si deterioreranno con l’uso. Quindi non dovrete preoccuparvi di ripararli. Tuttavia sulle armi entra in gioco il fattore Affinità. Si tratta di un valore che crescerà con l’uso, oppure che potrete aumentare usando un oggetto di gioco specifico (Cote). All’aumentare di questo valore aumenteranno sia il danno che gli attributi speciali dell’arma. Quindi portare al “cap” l’affinità sarà una delle priorità dopo aver modificato un’arma o dopo averne equipaggiata una nuova.
la flessibilità offerta dal sistema di crafting di Nioh è altissima e passerete parecchio tempo a scomporre, ricomporre e potenziare oggetti.
Insomma come vedete la flessibilità offerta dal sistema di crafting di Nioh è altissima e passerete parecchio tempo a scomporre, ricomporre e potenziare oggetti. La creazione degli oggetti più preziosi richiederà materiali unici ottenibili solo completando missioni specifiche o sconfiggendo dei boss. Uno degli incentivi principali alla rigiocabilità. Anche perché se il livello dei drop sarà in relazione alla missione (e quindi alla sua difficoltà), quello degli oggetti forgiati dipenderà invece dal vostro livello. Per cui rigiocare le missioni potrà servirvi a ottenere oggetti da scomporre e materiali rari per costruire armi e armature sempre più potenti. Da usare magari attraverso l’Affinità dell’Anima per alzare il livello dell’equipaggiamento già indossato. Un qualcosa di simile al sistema utilizzato da Destiny. Particolarmente utili a questo scopo saranno le Missioni del Crepuscolo, ossia due missioni prese direttamente da quelle principali o secondarie del gioco, ma con nemici differenti e più forti. E che cambieranno di giorno in giorno. Delle vere e proprie “daily eroiche”, che sarà essenziale completare per assicurarsi una scorta di materiali e oggetti pregiati.
Avendo a disposizione ben 500 slot di inventario, tipicamente procederete nelle missioni raccogliendo tutti gli oggetti che vi capiteranno a tiro, a prescindere dalla rarità. Passandoli poi in rassegna a fine missione per decidere cosa farne. Questo vi toglierà il pensiero di dover decidere strada facendo, potendovi così concentrare sui combattimenti e sull’esplorazione. Conclusa la missione, dal menù inventario richiamabile con il touchpad, potrete “bloccare” con facilità gli oggetti per voi interessanti, per evitare che vengano eliminati per sbaglio. Ordinarli in base a livello, rarità, abilità o semplicemente in ordine cronologico di raccolta. Confrontarne le caratteristiche e analizzarne le abilità speciali o i bonus (ad esempio quelli relativi a set di equipaggiamento). E da qui decidere come far evolvere il vostro equipaggiamento.
6 Gameplay e difficoltà
Nioh non è un gioco semplice. E almeno all’inizio suderete parecchio per prendere confidenza con il sistema di combattimento, fino a padroneggiarne tutte le meccaniche. L’esperienza dei Souls sarà una buona base da cui partire, ma più che altro nello spirito con cui affrontare le inevitabili sconfitte… Che saranno numerose. Ogni morte vi farà perdere tutte le Amrita accumulate fino a quel momento. E l’unico modo per recuperarle sarà di tornare in quel punto senza morire di nuovo strada facendo. Pena il perdere definitivamente tutto quanto fosse stato acquisito. In puro stile Souls.
Ovviamente salendo di livello vi serviranno sempre più Amrita per livellare. E quindi il rischio di perderne una quantità significativa aumenterà proporzionalmente!
Questo però non deve abbattervi. La progressione di Nioh è ben studiata. Restando nel range di livello indicato dalle missioni gli scontri saranno accessibili, anche se mai facili. L’importante sarà aver dedicato il giusto tempo all’evoluzione del proprio equipaggiamento. Nemmeno sarete costretti a “grindare” ferocemente per poter colmare il gap con la missione successiva. Solo arrivati in prossimità del livello 100, quindi nella parte finale del gioco, la difficoltà subirà un’impennata. E dovrete faticare un po’ di più nell’affrontare missioni che saranno qualche livello al di sopra del vostro. Potrete affrontare queste missioni anche in cooperativa online con altri giocatori, ma solo dopo averle sbloccate, completandole da soli. Potendo comunque avvalervi del supporto di un altro giocatore nel corso della missione, evocandolo come visitatore presso uno dai santuari attraverso un oggetto di gioco.
Se le Amrita corrispondono alle Anime dei Souls, i Santuari sono come i falò. Rappresentano un “checkpoint”, al quale tornerete in caso di morte. Ma presso ciascun santuario potrete anche salire di livello, cambiare il vostro spirito guardiano con uno di quelli già sbloccati, variando dunque alcuni bonus di base, in relazione alla specializzazione del vostro personaggio. Fare offerte di oggetti non necessari del vostro inventario, in cambio di Amrita ed elisir. E scegliere uno dei bonus della “benedizione Kodama”, come un aumento della percentuali di oggetti, amrita o elisir rilasciati dai nemici. Oppure come già detto evocare un visitatore che vi aiuti nella missione.
L’esperienza dei Souls sarà una buona base da cui partire, ma più che altro nello spirito con cui affrontare le inevitabili sconfitte…
Discorso a parte meritano i boss. Ognuno di loro richiederà una strategia specifica, quindi non potrete affidarvi troppo all’improvvisazione e al caso. Che si tratti di potenziare certi aspetti del personaggio piuttosto che altri dovrete comunque dar fondo a tutte le vostre risorse per averne ragione! Alcuni attaccheranno con colpi poderosi, che non potrete parare ma solo evitare. Obbligandovi a schivare con perfetto tempismo. Altri invece assesteranno sequenze di colpi rapidissime, che renderanno difficile trovare un’apertura nelle loro difese senza rimanere a corto di Ki! Altri ancora vi attaccheranno con fuoco o effetti paralizzanti. Insomma non potrete mai abbassare la guardia! Una singola distrazione vi sarà fatale. Ma proprio qui sta il bello di Nioh, così come dei Souls in generale: la soddisfazione di farcela dopo innumerevoli sconfitte. La consapevolezza di aver finalmente padroneggiato uno scontro che prima sembrava impossibile!
7 Redivivi e multiplayer
Nel corso dell’esplorazione dei livelli di gioco di Nioh incapperete piuttosto spesso in tombe di colore rosso. Si tratta di altri giocatori morti in quel punto. Avvicinandovi alla tomba potrete anche scoprire la causa della loro morte, una sorta di indizio su quel che di lì a poco vi toccherà affrontare. Una presenza massiccia di tombe potrebbe indicare un nemico particolarmente ostico, un boss oppure un’imboscata. Non sottovalutatele!
Ma queste tombe hanno pure un’altra funzione. Potrete infatti usarle per evocare i guerrieri caduti e affrontarli in uno scontro. Sconfiggendo questi Redivivi, che combatteranno sotto forma di NPC controllati dall’intelligenza artificiale (ma con uno stile basato su quello del giocatore che li controllava) otterrete una parte del loro equipaggiamento. Si tratta dunque di un metodo efficace per potenziarsi! Anche perché prima di effettuare un’evocazione potrete verificare la rarità dei pezzi di equipaggiamento indossati dal redivivo, così da valutare l’opportunità o meno di affrontarlo. Anche se questo non vi darà alcuna garanzia sul livello degli oggetti effettivamente indossati, che potrebbe anche essere molto basso in relazione al livello del guerriero caduto.
I redivivi utilizzeranno il Ki esattamente come voi. Potranno mettere a segno ritmi Ki, stun di fine Ki, cambi di postura e perfino curarsi con gli Elisir. Non sottovalutateli!
Per quanto le tombe possano richiamare i segni di evocazione dei Souls, non si tratta di una meccanica multiplayer. Nioh al momento offre un multiplayer unicamente cooperativo – come spiegavo – attraverso le evocazioni. Il multiplayer competitivo verrà introdotto successivamente, con Team Ninja che ha promesso un arrivo “a poca distanza dal lancio del gioco”. Quindi non subirete, come nei Souls, delle “invasioni”.
Parliamo dunque di co-op. Dalla mappa del mondo di Nioh è possibile scegliere tra due opzioni di coop: Partecipando agli Incontri casuali, verremo abbinati come visitatori ad altri giocatori che hanno richiesto aiuto tramite evocazione. Mentre affrontando il Regno Yokai, potremo scegliere di completare un’intera missione da zero con un altro giocatore. In entrambi i casi sarà possibile impostare determinate condizioni se lo si vorrà: ad esempio il tipo di missione da affrontare o l’abbinamento solo con amici, eventualmente anche vincolato all’uso di una parola chiave specifica. Completando queste attività cooperative sarà possibile ottenere Amrita e ricompense in termini di equipaggiamento adatto al proprio livello. Durante l’ingresso in una partita altrui, nelle vesti di visitatore, saranno attivi alcuni limiti. Ad esempio non potremo usare i santuari, né aprire porte, sbloccare scale o attivare incontri con i boss. Questo per lasciare a chi ha chiesto aiuto il gusto di scoprire da sé tutte queste cose, decidendo anche il passo con cui progredire nella missione. Tuttavia potremo curarci e sfruttare tutte le abilità del nostro personaggio, incluse magie Omnyo e Ninpo. Durante il coop non avremo con noi il nostro solito “bottino di Amrita”. Quindi fallendo la missione o morendo durante la stessa non perderemo se non le Amrita raccolte durante lo svolgimento della missione co-op. Portandola a termine, invece, le Amrita si sommeranno a quelle già in nostro possesso. E in più si acquisirà un certo quantitativo di Gloria. Ottenibile anche sconfiggendo redivivi.
Una presenza massiccia di tombe potrebbe indicare un nemico particolarmente ostico, un boss oppure un’imboscata. Non sottovalutatele!
Per farvi capire quale sia la funzione di questa Gloria bisogna entrare nel merito delle Battaglie tra clan. A dispetto del nome non si tratta di scontri fisici in multiplayer, bensì “virtuali”. Ciascun giocatore, in Nioh, arrivato a un certo punto del gioco e sbloccato un certo personaggio, potrà scegliere di affiliarsi a un clan (Tokugawa, Tachibana, Maeda, ecc ecc). Ognuna di questi clan offrirà dei bonus specifici, utili alle attività che il giocatore desidera svolgere e alla specializzazione del suo personaggio. I clan sono divisi in una fazione rossa e in una fazione blu. Con l’attribuzione della fazione che cambierà ogni settimana. Per tutta la settimana di durata della battaglia gli appartenenti a ciascun clan contribuiranno, attraverso le attività online co-op, oppure gli scontri con i Redivivi, ad accrescere il bottino di Gloria del proprio clan e di quella fazione. A fine settimana verrà eletta una fazione vincitrice, con un ranking dei giocatori che avranno contribuito maggiormente al bottino. E in base a questo saranno definite delle ricompense, ad esempio una scontistica sull’acquisto di oggetti. La Gloria accumulata potrà infatti essere spesa in oggetti unici, pose per il proprio personaggio, oppure per cambiare l’aspetto del protagonista, permettendoci ad esempio di assumere quello di altri personaggi chiave del gioco.
8 Aspetti tecnici
La direzione artistica di Nioh è eccezionale. Dalle animazioni, che vedranno William e i suoi avversari volteggiare in una macabra e frenetica danza mortale. Ai brutali smembramenti. Fino all’equipaggiamento, con ogni oggetto e arma curato fin nei minimi dettagli. Incontrerete una varietà di nemici che va dai classici samurai agli insidiosi ninja. Fino alla creature della tradizione giapponese: fantasmi, demoni e ovviamente yokai. Di cui potrete approfondire la conoscenza nella sezione “Ricordi Amrita”, vera e propria enciclopedia del folklore jap.
Dovrete vedervela con demoni con le corna, fantasmi avvolti in lunghi sudari, carri infuocati, ciclopi e amenità varie… C’è perfino l’equivalente del loot goblin di Diablo! Un Kappa, ossia uno Yokai con guscio da tartaruga, che una volta scoperto comincerà a correre per la mappa di gioco cercando di portare con sé quanti più nemici possibile. Se riuscirete ad acciuffarlo e ucciderlo prima che scappi otterrete equipaggiamento pregiato e parecchio oro. Ma sono tante le chicche che Team Ninja ha in serbo per voi, dai “Mujina” ai “Nurikabe”. E che non vi raccontiamo per non togliervi il gusto di scoprirle. Ma sappiate che si tratta di veri tocchi di classe!
Gli scenari di Nioh sono una meraviglia da esplorare, per varietà, cura del dettaglio. Passerete da ambienti aperti, cimiteri, ville e templi nascosti tra i boschi, fino a cunicoli e montagne. Esplorerete case ninja piene di segreti e trappole. E sotterranei illimitati dalla luce fioca delle torce. Misurando ogni passo e prestando attenzione a ogni angolo. Ogni scenario potrà essere declinato e reinterpretato su più missioni, senza comunque risultare noioso. Variando il punto di partenza o modificando alcuni bivi. E’ qui che comprenderete la grandezza del level design di Nioh! Una grandezza che va di pari passo con una direzione artistica allo stato dell’arte. Nioh racconta una storia di lealtà e di onore. Ma soprattutto rende omaggio ad un periodo storico particolarmente affascinante e a delle tradizioni particolarmente sentite. E lo fa alternando cutscene a tavole dipinte. La trama non è comunque il suo punto di forza. Anzi può risultare un po’ frammentaria. Con un protagonista non così carismatico che vi darà l’impressione di trovarsi, come di fatto accade, un po’ a margine di vicende più grandi di lui. Vi passeranno davanti innumerevoli personaggi, che però rischierete di dimenticare fin troppo facilmente. Mentre quel che non scorderete sarà il gusto di attraversare quei livelli e di affrontare quegli scontri. Ancora e ancora. Fino ad arrivare alla conclusione. Fino a ricominciare nuovamente, con un livello di sfida più alto, in NG+!
Nioh rende omaggio ad un periodo storico particolarmente affascinante e a delle tradizioni particolarmente sentite.
Dal punto di vista tecnico Nioh supporta PlayStation 4 Pro. E dispone di svariate impostazioni di dettaglio a seconda che si giochi su console base oppure su Pro. Le impostazioni di qualità ora sono 3: si può scegliere tra risoluzione 4K e 30 FPS fissi. FullHD ad alta qualità e 60 fps. Oppure frame rate variabile e 4k per chi non è spaventato dalle oscillazioni di frame rate, comunque mai troppo accentuate Personalmente ho giocato per buona parte in modalità cinema con frame libero, per sfruttare il 4k su ps4pro. Poi sono passato alla modalità azione, in 1080p con antialias ad alta qualità e 60 FPS. Con la mia preferenza che va a quest’ultima, visto che non perde troppo come impatto qualitativo generale e garantisce in compenso una fluidità impeccabile, a tutto vantaggio della propria efficacia in combattimento.
9 Uno dei giochi significativi di questa generazione
Dovrete dedicare non meno di un centinaio di ore per concludere Nioh. Molte di più per esplorarlo a fondo, dedicandovi ad attività secondarie, come i portali. O all’uccisione dei Redivivi. Ma credetemi non vi peserà farlo! Anzi sarà un piacere su cui indugerete volentieri. Se la longevità per voi è un metro, sappiate che qui troverete pane per i vostri denti!
Lungo le tante ore passate in compagnia di Nioh ho cambiato più volte idea sul gioco, man mano che ne scoprivo pregi, sfumature e pure limiti. Si tratta sicuramente di un’opera mastodontica, una vera mosca bianca in un’epoca in cui i videogiochi tendono sempre di più a durare la classica manciata d’ore! O dove la longevità va a discapito della qualità complessiva dell’esperienza di gioco, che viene banalizzata. Qui invece si tratta di un crescendo, di emozioni e di stupore. Che si traduce in un capolavoro, di direzione artistica e di game design. Da appassionato vorrei che tutti i giochi fossero così!
Lungo le tante ore passate in compagnia di Nioh ho cambiato più volte idea sul gioco, man mano che ne scoprivo pregi, sfumature e pure limiti.
Nioh non è Dark Souls. Infatti è perfino “oltre” quanto fatto da Miyazaki e From Software! E’ un nuovo punto di riferimento di un genere che lui stesso contribuisce a far evolvere. Ed è destinato per questo ad essere ricordato negli anni!
Non è perfetto. E infatti il voto lo riflette. Ma si tratta ugualmente di una pietra miliare. Una pagina importante di storia del videogioco. Non ancora scritta del tutto, perché sono certo crescerà e migliorerà ulteriormente, attraverso patch e contenuti aggiuntivi.
Un qualcosa di così meraviglioso vorresti che non finisse mai! Invece finisce. Dopo un sacco di tempo ma finisce. Ma credetemi, ve ne godrete ogni più piccolo istante!