No Man’s Sky è stato ferocemente criticato, ma è un gioco molto vasto e per molti divertente. Da mesi, un gruppo di giocatori ha lavorato duramente per mappare un intero settore di spazio al fine di ritagliare un piccolo Hub, un punto d’incontro, dove i viaggiatori possano rimanere per un po’. Il progetto Galactic Hub ha preso il via all’inizio di quest’anno, con decine di persone che si sono stabilite in una piccola regione dello spazio per creare un punto di sosta per i viaggiatori. In poco più di due mesi sono riusciti a tracciare un’intera sezione di spazio.
I membri del progetto, che al momento sarebbero un’ottantina, hanno deciso di dedicarsi a una vasta porzione di spazio nella Galassia di Euclide. Dopo aver raggiunto la zona, è stato per loro tempo di catalogare lo spazio circostante. Tra le principali scoperte c’è quella di un pianeta con le più grandi specie conosciute, e stazioni spaziali con i migliori tassi di cambio per i materiali. Lo scorso mese, il team è riuscito a mappare completamente una regione di spazio chiamata Rentocniijik Expanse, che contiene oltre 60 sistemi e circa 200 pianeti/lune.
Uno strumento interessante è inoltre un’applicazione pathfinding che consente ai giocatori di abbandonare le loro coordinate attuali per trovare una via verso l’Hub. Grazie al nuovo aggiornamento Pathfinder del gioco che permette agli utenti di condividere tra loro le basi, ci si sente ancora più incentivati ad andare a vedere l’Hub costruito. E per i giocatori che lo raggiungono, No Man’s Sky è vibrante ed emozionante come sempre. Conor conclude dicendo: “Essere in questo Hub, fa percepire una community tutt’altro che morta.”
FONTE: Kotaku