No Man’s Sky: Murray ritratta, raggiungere il centro della galassia non è l’obiettivo

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No Man’s Sky, da poco disponibile su PlayStation 4 e da domani in arrivo anche su PC, è già al centro di alcune polemiche riguardanti la sua natura multiplayer, al momento messa in discussione da alcuni eventi che sembrerebbero evidenziare come il gioco sia un immenso single player, ma Sean Murray di Hello Games ha comunque deciso di rincarare la dose, ritrattando alcune precedenti dichiarazioni.

Raggiungere il centro dell’universo non è l’obiettivo finale del gioco è il sunto della risposta che Murray ha concesso ai microfoni di Gamereactor, andando così contro le sue stesse iniziali dichiarazioni che avevano anche portato a pensare che il gioco fosse anche relativamente corto (c’è chi diceva di aver raggiunto tale punto in non troppe ore di gameplay).

“Inizialmente avevamo in mente di focalizzarci solamente sul divertimento e il piacere della scoperta e quando la stampa toccò l’argomento dell’obiettivo del gioco rispondemmo ‘potresti provare a raggiungere il centro dell’universo‘ ma noi non abbiamo mai considerato questo come il punto del gioco. Parte della stampa, come anche una fetta dei giocatori però si sentiva meglio ad avere un obiettivo e questo va benissimo per loro ma in realtà noi non ci siamo imposti di creare il gioco perfetto. Magari tra qualche update ma non è questo ciò che volevamo. Allo stesso tempo non stavamo cercando di creare un gioco infinito e giocabile per sempre. Anche in questo caso gli update potrebbero permetterci di avvicinare questo obiettivo”, ha spiegato Murray, evidenziando come sia stato quindi tutto una sorta di malinteso.

“Ciò che abbiamo cercato di infondere all’interno del gioco è quel momento in cui atterri su un pianeti e ti senti davvero parte di quell’ecosistema, ti sembra un luogo reale. È qualcosa che hai scoperto da solo e hai un momento di meraviglia unico. Per me questa è una caratteristica unica dei giochi e penso che giustifichi completamente No Man’Sky. Il gioco non deve fare altro e se già riuscisse in questo sarei felice”, conclude poi Murray, facendoci capire come quindi tutti ci eravamo sbagliati: l’obiettivo di No Man’s Sky è vivere l’esperienza unica di esplorare pianeti e scoprire misteri. Beh, non male comunque, vero?