Crafting e sopravvivenza
La nostra astronave modello Rasamama S36 ha danni critici ai propulsori di lancio. Dovremo ripararli e ricaricarli con il carburante, ossia il plutonio. Mentre per il motore a impulso ci serviranno Thamium9, Zinco ed Eridio. Gli scudi deflettori fortunatamente sono ok, così come il cannone fotonico. Nel corso del gioco potremo potenziare la nave, installando nuove componenti. E anche sostituirla con altre navi più grandi e potenti.
Potremo migliorare pure la nostra Exotuta, aumentando ad esempio le resistenze o incrementando gli slot dell’inventario, così da garantire al nostro alter ego maggiori chance di sopravvivenza in condizioni estreme. Tuta e astronave hanno inventari separati, ma potremo trasferire oggetti da un inventario all’altro con facilità. Se saremo distanti dalla nave potremo solo trasferire in un senso, ossia dalla tuta verso la nave. Mentre quando saremo abbastanza vicini potremo farlo in tutti e due i sensi.
Per potenziare l’equipaggiamento o per riparare quello già in nostro possesso dovremo procurarci le risorse adatte. E in questo tornerà utile lo strumento Multi-tool, una sorta di “coltellino svizzero” per esploratori spaziali. Il Multi-tool contiene uno Scanner per evidenziare i punti di interesse vicini, un Visore Analitico per identificare creature, costruzioni o punti di navigazione sul pianeta e infine un Raggio Minerario per estrarre risorse da formazioni rocciose e vegetazione. Grazie al Multi-tool potremo procurarci le risorse per rimetterci, poco alla volta, in “pista”.
E’ così che passerete la prima ora di gioco: esplorando a piedi il pianeta e raccogliendo materiali, dopo aver effettuato scansioni dell’ambiente per individuare giacimenti di risorse. A disposizione avrete anche un jet pack, per raggiungere posizioni sopraelevate o superare precipizi.
Il raggio minerario potrà essere usato pure come arma, per difendersi dai droni sentinella, che verranno allertati dalle attività di raccolta e che quindi occasionalmente dovrete affrontare e combattere.
Periodicamente sarete costretti a trovare riparo, magari all’interno di grotte oppure tornando all’astronave, salvo disporre dei materiali per ricaricare il supporto vitale. Gli ambienti ostili su cui vi muoverete rappresentano l’elemento survival, ma nel gioco non dovrete nutrirvi o riposare.
Soprattutto all’inizio sarà importante resistere all’impulso di raccogliere qualunque cosa, per concentrarsi invece sulle risorse essenziali. Diversamente vi ritroverete molto presto con l’inventario pieno e dovrete buttare via buona parte di tutto ciò che avrete faticosamente conquistato…