NVIDIA RTX 30 e AMD RX6000 introvabili? Colpa del Mining, secondo WccfTech!

NVIDIA RTX 30 e AMD RX 6000 mining

Che le nuove NVIDIA RTX 30, così come le AMD Raedon RX 6000, siano arrivate sul mercato con scorte limitatissime è un dato di fatto. La situazione, nel caso di NVIDIA, si era aggravata anche per la presenza di chip difettosi, ma questo non è tutto. Secondo WccfTech, infatti, il principale motivo dietro le scarse scorte di GPU è legato, nuovamente, al mining.

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Le criptovalute hanno infatti subito un’impennata del proprio valore, rendendo il mining nuovamente un ottimo modo per arricchire le proprie tasche. Monete virtuali come Bitcoin o Ethereum sono infatti schizzati alle stelle, spingendo diverse persone a investire anche diverse decine di migliaia di dollari per avere svariate NVIDIA RTX 30 con cui “minare”.

Ma, purtroppo, non si limita solo alla 3080, ma si estende anche a GPU costosissime come una RTX 3090. Questa GPU, infatti, permette di recuperare i 1500 dollari di investimento in soli 5 mesi, permettendo di guadagnare circa 10 dollari al giorno, inclusa l’elettricità. La RTX 3080, però, è semplicemente impressionante. Un caso quasi unico, oseremmo dire.

La GPU di NVIDIA riesce infatti a generare profitto dopo appena 85 giorni, generando un totale di circa 8,00 dollari giornalieri. Ciò la rende la GPU più profittevole in assoluto nel breve termine, seguita a ruota dalla AMD RX 6800, che riesce a generare 6,50 dollari di profitto giornalieri dopo appena 100 giorni.

Purtroppo, questo fenomeno colpisce anche la fascia media, con la RX 5700XT che riesce a generare 4,40 dollari di profitto dopo appena 79 giorni. La RTX 3060 Ti e la RTX 3070 seguono a ruota, con 5 dollari di profitto generati dopo rispettivamente 80 e 99 giorni. Insomma, se siete alla ricerca di una GPU next-gen di NVIDIA o AMD, qualsiasi fascia essa sia, conviene affrettarvi, perché stanno andando letteralmente a ruba.

Fonte: WccfTech