Siamo nel 2007, in pieno fermento per il passaggio alla prima vera “next generation”: da poco tempo hanno appena debuttato PlayStation 3, Xbox 360 e Wii, e l’attenzione è tutta volta al nuovo che avanza. Proprio per questo motivo, in pochi hanno potuto apprezzare una delle ultime perle partorite su PS2, console capace di ospitare nel giro di poco tempo titoli del calibro di God of War 2 e, per l’appunto, Odin Sphere.
Sviluppato dai talentuosi ragazzi di Vanillaware, il gioco si proponeva come action-rpg a scorrimento orizzontale, caratterizzato da un design fuori dal comune, un particolare stile cartoon realizzato grazie a illustrazioni di un certo spessore, come avrete già avuto modo di notare entrando nell’articolo. Nel 2007 Odin Sphere veniva acclamato dalla critica specializzata, anche se purtroppo, per i motivi sopra elencati, non riscosse il meritato successo anche nelle vendite: grazie a Leifthrasir, avete l’occasione di cambiare la storia.
Odin Sphere Leifthrasir è infatti il titolo di cui vi parliamo oggi, ovvero il remake dell’originale: la parola non è utilizzata a caso, perché non siamo di fronte a una semplice rimasterizzazione in HD di un gioco uscito nove anni fa, quanto più a un rifacimento quasi totale dell’opera, anche se di questo avremo modo di parlare più dettagliatamente tra poco.
Odin Sphere Leifthrasir consiste in un rifacimento quasi totale del titolo uscito nel 2007
La storia è basata su cinque diverse “fiabe” tratte da alcuni libri che Alice, una ragazzina seduta in una biblioteca, vi permette di leggere insieme a lei, tuffandovi a capofitto nel vivo della trama di ognuno dei cinque protagonisti: la prima è Gwendolyn, figlia di Re Odino e costretta a combattere come leader delle valchirie al posto della defunta sorella, solo per poter ricevere finalmente un po’ di approvazione dal padre. Cornelius è invece un principe che si vede negare la possibilità di sposare la sua amata principessa, motivo per cui deve lottare con tutte le sue forze, così come deve farlo Mercedes, salita al trono suo malgrado e costretta a guardarsi le spalle da legami familiari non proprio idilliaci. Oswald è un abile combattente tradito da troppe persone, anche lui cerca l’amore di una principessa, mentre l’ultima, Velvet, è impegnata a prevenire l’Armageddon, la distruzione del mondo.
Ogni personaggio è, quindi, un punto di vista diverso della stessa storia fatta di intrighi, lotte di potere e amori, i più classici dei temi per un gioco di ruolo con ambientazioni fantasy. Eppure, Odin Sphere riesce ad appassionare lo stesso, risultando quasi mai banale: a sua volta, ogni storia è composta da più capitoli, a loro volta formati da tanti dungeon tra i quali bisogna avanzare, abbattendo nemici su nemici fino ad arrivare all’ultimo, il boss. Le storie dei protagonisti durano poco meno di 10 ore l’una, portando la longevità su ottimi livelli: vedere i titoli di coda porterà via circa 50 ore del vostro tempo, qualcosa in più se siete maniaci del 100%.
Ogni personaggio è un punto di vista diverso della stessa storia fatta di intrighi, lotte di potere e amori
Il sistema di combattimento è una delle diverse cose che sono state migliorate in Leifthrasir: nel titolo originale gli attacchi erano scanditi da una barra energia che, una volta esaurita, lasciava immobile e vittima dei colpi nemici il povero protagonista. Essendo in tempo reale, ne risultavano lotte molto spezzettate e dal ritmo blando: con questo remake la barra è stata del tutto eliminata, lasciando totale controllo sugli attacchi da sferrare contro le orde di nemici che vi attaccheranno da ovunque, destra sinistra e pure dall’alto! Anche la curva di difficoltà ne ha beneficiato, rendendo il remake più semplice rispetto all’opera del 2007, accusata di essere troppo frustrante in alcuni punti.
I controlli sono piuttosto semplici, dal tasto quadrato passano praticamente tutti i colpi, combinandolo con l’analogico (o le freccette, da non sottovalutare in un titolo a scorrimento orizzontale) si dà vita a ogni combo possibile e immaginabile. Con R1 si schiva e con L1 si accede alle tecniche alimentate dai Fozoni, l’energia che consente di usare la magia e di aumentare l’esperienza dei protagonisti: avete letto bene, uccidendo nemici su nemici non guadagnerete un solo XP, per salire di livello in Odin Sphere dovrete mangiare! Grazie ai Fozoni potete “innaffiare” i germogli per far crescere la frutta e quant’altro, migliorando man mano ognuno dei cinque protagonisti.
Il sistema di combattimento è una delle diverse cose che sono state migliorate in Leifthrasir
Passando al lato tecnico, è impossibile non spendere qualche parola sull’eccellente opera di ammodernamento realizzata dai ragazzi di Vanillaware: come dicevamo all’inizio, a differenza dei soliti remastered, Leifthrasir è stato completamente ridisegnato, portando su schermo vera e propria poesia in movimento, complici sprite 2D davvero magnifici, accompagnati da una colonna sonora che si sposa perfettamente al contesto. Provate ad affrontare una boss fight con le cuffie, l’esperienza assume un tono ancora più “epico” di quanto già non sia vagare per i dungeon sconfiggendo nemici.
Le ultime due chicche proposte da questo remake sono la ciliegina su una torta deliziosa: la prima riguarda la modalità classica, dove potrete affrontare l’avventura esattamente come se foste davanti a una PS2, ovvero giocando all’Odin Sphere originale, senza le aggiunte e le modifiche apportate con Leifthrasir. La seconda è che il titolo viene proposto su PS4, PS3 e PS Vita (in versioni assolutamente identiche), e con il cross-save potrete cominciare la partita a casa e continuarla in treno sulla portatile Sony. Purtroppo, però, non è presente il cross-play, quindi dovrete necessariamente possedere entrambe le versioni del gioco. In definitiva, Odin Sphere Leifthrasir è una perla che va assolutamente giocata, ora che non arriva a cavallo tra due generazioni e in un periodo dove potrebbe passare in sordina: fatelo vostro, giocatelo e diffondete il verbo, perché siamo senza dubbio di fronte a uno dei migliori esponenti del genere, a maggior ragione per quanto riguarda questa generazione.