Si è spento a Las Vegas nelle scorse ore. OJ Simpson (Orenthal James Simpson) aveva 76 anni. Una lunga carriera da atleta nel Football americano (viene ancora oggi considerato uno dei migliori Running Back nella storia della NFL) e una parallela da attore cinematografico e televisivo. La notizia è stata riportata dai principali organi di stampa.
La sua carriera viene sostanzialmente interrotta nel 1994 quando viene accusato dell’omicidio dell’ex moglie Nicole Brown, e dell’amico Ronald Goldman. Viene assolto nel 1995 dopo un processo da molti considerato controverso al punto da sollevare dubbi sulla sua effettiva innocenza. Nella successiva causa civile intentata dalla famiglia di Brown a suo carico, uscirà invece da colpevole.
Nel 2008 viene di nuovo arrestato, stavolta per rapina a mano armata e sequestro di persona e condannato a 33 anni di carcere. Ne sconterà 19, uscendo nel 2017 in regime di libertà vigilata.
OJ Simpson ha giocato dal 1969 al 1978 nei Buffalo Bills di Buffalo, squadra che lo aveva scelto ai draft. Nel ’79, oramai a fine carriera, riuscirà a giocare anche una stagione con i San Francisco 49ers, la squadra della sua città natale.
Oltre che come atleta, Simpson è noto anche come attore. A partire dagli anni ’70 lo si vede apparire sul piccolo schermo. È nel cast della miniserie Radici nel 1977 (dove recitavano anche LeVar Burton e Louis Gousset Jr, scomparso da poco) Tre anni prima, invece, era già al cinema con l’Inferno di Cristallo (1974) e nel ’76 ci torna con Cassandra Crossing. In Italia, il pubblico mainstream lo ricorderà sicuramente per avere interpretato l’agente Nordberg nella trilogia de Una Pallottola Spuntata (The Naked Gun), con Leslie Nielsen.