Il mondo del calcio piange il suo Re, ‘O Rei’, come si direbbe in portoghese. Pelé, 82 anni, si è spento a Sao Paulo do Brasil, portato via dal tumore al colon che dallo scorso 21 dicembre aveva ricominciato a consumare l’ex campione. Tre volte campione del mondo, nel 1958, 1962 e 1970, unico calciatore al mondo a riuscire nell’impresa.
Nato Edson Arantes do Nascimento il 23 ottobre 1940 a Três Corações, in Brasile, la sua carriera comincia a quindici anni, nel 1956 nelle giovanili del Santos, squadra con la quale avrebbe militato per buona parte della sua vita da sportivo. All’inizio della stagione 1957/58 passa stabilmente in prima squadra. Ancora 16enne divenne capocannoniere del campionato per quella stagione. Richiestissimo da diverse squadre europee – pare fosse vicinissimo a un accordo con l’Inter – nel 1961 il Brasile lo dichiara vero e proprio “Tesoro Nazionale” in modo da evitarne il trasferimento. Con il Santos giocherà per circa 19 anni, fino al 1974 anno del suo primo – e temporaneo – ritiro. Edson sarebbe tornato sui campi da calcio appena un anno dopo, nel 1975. Non più in Brasile ma negli USA con la maglia dei New York Cosmos che ottennero una “benedizione” da parte del governo brasiliano.
Il vero e proprio ritiro sarebbe arrivato solo nel 1977. Alla data del primo ottobre, Pelé vantava 1281 goal segnati nel corso della sua carriera durata 22 anni, un record ancora imbattuto. Oltre tre campionati mondiali, inoltre, Pelé detiene il titolo di miglior calciatore del secolo assegnatogli da tre distinte entità: FIFA, Comitato Olimpico Internazionale e International Federation of Football History and Statistics. È anche Pallone d’oro del secolo, eletto da tutti gli altri calciatori che nel corso della storia hanno ottenuto l’annuale onorificenza. Allo stesso modo, FIFA gli assegnato un Pallone d’oro onorario, premio ancora unico nel suo genere.
Pelé, come Antonio Inoki per il Giappone e il Wrestling, ha ricoperto anche cariche pubbliche per il governo Brasiliano. Precisamente nel 1995 quando l’allora presidente Cardoso lo nominò Ministro speciale per lo Sport. Già prima di allora, però, era ambasciatore per le Nazioni Unite e Goodwill Ambassador per l’UNESCO.
Negli anni ’80, inoltre, Pelé è co-protagonista (insieme a Sylvester Stallone e Michael Caine) di Fuga per la Vittoria, film diretto da John Houston e liberamente ispirato a fatti realmente accaduti nel 1942. Il calciatore, inoltre, nel 1980 è stato il volto di un videogioco a lui completamente dedicato, il primo del suo genere: Pelé Championship Soccer, uscito su Atari 2600.
Fonte: Corriere dello Sport