Un jRPG coi fiocchi
Per quanto riguarda il comparto tecnico, Persona 5 non si distingue tanto per una “grafica potente” quanto per il bellissimo stile artistico adottato. Come ogni jRPG che si rispetti si tratta di un titolo ricco di dialoghi (alcuni forse un po’ ripetitivi), e la maggior parte del tempo si trascorre sfogliando i menu o guardando le caselle di testo; nonostante ciò ogni schermata di caricamento, ogni riquadro informativo di fine combattimento e qualunque altro aspetto del gioco è presentato in uno stile colorato e pomposo, che fa strabuzzare gli occhi. Di fatto stiamo parlando di un gioco il cui sviluppo è cominciato su PlayStation 3, ma il team ha comunque trovato i giusti incastri per renderlo bello anche a vedersi. Il sonoro pure è azzeccato, con piacevoli musiche pop che accompagnano il giocatore durante l’avventura.
La grande profondità di Persona 5 si percepisce anche nel battle system.
Tirando le somme, abbiamo davanti un prodotto che gli appassionati di giochi di ruolo giapponesi non dovrebbero assolutamente lasciarsi scappare. Atlus ha messo a segno un nuovo colpo, tirando fuori dal cilindro il degno erede dei suoi illustri predecessori. Persona 5 non è soltanto il GDR perfetto per chi è affascinato dal Giappone e dalla sua atmosfera quasi magica, ma uno dei jRPG più belli di sempre.