Phil Spencer ammette che Xbox non sempre ha tutelato i suoi team creativi

Phil Spencer Xbox creative teams comments

In un panel presso il Paley International Council Summit, Phil Spencer — responsabile del settore gaming presso Microsoft Gaming — ha affermato che La creatività dei team è, a mio avviso, la cosa più importante e quella che dobbiamo proteggere e promuovere. Tuttavia, ha allo stesso tempo ammesso con franchezza che Xbox non ha sempre protetto questi team creativi come avrebbe dovuto.

Penso che sia la cosa più coraggiosa che un team possa fare, sia che si tratti di un film o di una serie televisiva, mettere qualcosa su internet affinché venga valutata, giudicata e commentata, ha affermato Spencer. “A volte mi chiedo perché qualcuno voglia farlo, dato che internet non è sempre un luogo piacevole per discutere di ciò che è stato creato, ma è importante sostenere e proteggere i team creativi che vogliono correre dei rischi. Non sempre ci riusciamo, ma penso che sia un po’ la radice di qualsiasi industria mediatica, la gemma creativa“.

Nel contesto delle numerose chiusure di studi, licenziamenti e annullamenti di progetti all’interno del settore, le parole di Spencer rappresentano una sorta di mea culpa pubblico. Sebbene abbia sottolineato che studi come Double Fine e Obsidian Entertainment abbiano beneficiato di un ambiente creativo più protetto, ha ammesso che la situazione non è uniforme in tutti i casi. Questo implica che, pur con l’acquisizione di grandi publisher e investimenti milionari nel gaming, esistono ancora zone d’ombra legate a autonomia creativa, rischi finanziari e margini di profitto che influenzano la libertà dei team.

Implicazioni per il settore e per il mercato italiano

Per il pubblico e gli studi in Italia, dichiarazioni come queste fanno da spunto per riflettere su quanto la cultura di un grande publisher impatti sull’ecosistema creativo. Il messaggio è chiaro: non basta acquistare uno studio per garantirgli libertà creativa, serve anche una gestione attenta e coerente.

Le parole di Phil Spencer rappresentano un passo verso una maggiore trasparenza da parte di Microsoft Gaming. La promessa di proteggere i team creativi è stata ribadita, ma riconoscere che “non ci riusciamo sempre” suggerisce che il percorso per migliorare è ancora lungo. Per gli appassionati, per gli sviluppatori e per l’industria, resta vitale seguire se e come questi impegni si trasformeranno in azioni concrete.

Fonte: Gamespot

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