Phil Spenser, capo della divisione Xbox di Microsoft, ha criticato le esclusive temporali di giochi e DLC. Ma cosa sono queste esclusive temporali?
Facciamo qualche esempio. Rise of the Tomb Raider è uscito nel novembre 2015 su Xbox One, oltre due mesi dopo è giunto su PC e per la versione PlayStation si è atteso per quasi un anno.
Phil Spencer ha criticato questa mossa di marketing dichiarando: “Spendere fondi per impedire ad altre console di giocare alcuni contenuti non è buono per la crescita (del settore videoludico)“.
A farne le spese sono spesso le versioni PC, che vengono pubblicate in taluni casi a distanza di molti mesi o non vengono pubblicate affatto. Unica eccezione è Bethesda dove accade l’esatto contrario con Xbox e PS4 che frenano la diffusione delle mod che spopolano invece su PC.
Paying marketing funds so another consoles base can't play a piece of content doesn't feel like growth
— Phil Spencer (@XboxP3) December 20, 2016