Il futuro dei videogiochi? Sarà sempre più simile a Netflix o Spotify. Questo è in estrema sintesi il pensiero espresso da Phil Spencer, il boss di Xbox, nel corso di una intervista con l’Academy of Interactive Arts & Sciences e condotto da Ted Price di Insomniac Games.
In particolare nell’intervista ci si è concentrati su come sarà il mondo dei videgiochi del 2030, quindi tra dieci anni quando anche PlayStation 5 e Xbox Series X saranno sul viale del tramonto.
Come sta accadendo da anni per la musica e gli home video, si va sempre più nella direzione di un pacchetto di servizi piuttosto che l’acquisto di un singolo contenuto. Oggi la grande massa degli utenti non acquista più CD, vinili, DVD o Blu-Ray ma preferisce piattaforme digitali on-demand come Spotify, Youtube Music, Netflix, Amazon Prime Video, Sky Q, Infinity, e tanti altri come Disney+ che si appresta ad esordire in Italia.
Xbox già si è avviata su questa strada da diversi mesi con il lancio prima di Xbox Game Pass e con l’arrivo di Project xCloud che è attualmente in fase beta.
“Penso che in futuro cambierà molto ciò che avremo sotto le nostre TV. Credo che ci sarà una pletora di console dedicate unicamente allo streaming, senza hard drive o dispositivi di storage. Alcune TV potrebbero addirittura integrarle al loro interno“, ha iniziato a spiegare Phil Spencer.
“Penso che vedremo anche dei dispositivi di fascia alta. Mi guardo in torno e cerco di individuare uno schema. Penso ai video e alla musica… I servizi di streaming che ci sono li hanno sdoganati su ogni sorta di dispositivo“, ha continuato lo sviluppatore.
“L’arrivo di Disney e Netflix e tanti altri, non ha ridotto il numero di dispositivi, lo ha aumentato. Lo stesso è accaduto con la musica. Ora ho Spotify nelle mie orecchie, ho Spotify in tasca, ce l’ho a casa… Posso connettermi al mio servizio di musica su tantissimi differenti dispositivi… schermi grandi, schermi piccoli, suono stereo, a volte ascolto la musica solamente con una singola cuffia“.
“Penso che i giochi andranno nella stessa direzione. Ciò che otterremo è che i giochi saranno in grado di girare in contesti multipli e su device differenti, vedrete nascere tantissimi nuovi dispositivi in differenti scenari“.
“Una delle cose che mi deprime maggiormente delle console è che sono vincolate a una singola TV, a cui sono normalmente collegate. Ma viviamo in case con TV multiple e non posso semplicemente sedermi davanti alla TV e giocare quel che voglio… Dovremmo avere questa capacità“, ha continuato Spencer.
“Questo è il modello a cui dovremmo guardare per il futuro… Avremo una postazione primaria che avrà le capacità maggiori, ma anche la possibilità di trasferire quel contenuto dalla console o dal cloud su qualsiasi TV in casa è qualcosa che dovremmo avere. Penso che avremo una moltitudine di differenti dispositivi in casa su cui potremo giocare“.
Potete ascoltare l’intera intervista a questo indirizzo.
Fonte: Twinfinite