Tecnicamente parlando
La parte grafica di Phoenix Wright: Ace Attorney – Spirit of Justice si difende piuttosto bene, riprendendo lo stile che avevamo già apprezzato nei precedenti capitoli. Esattamente come in Dual Destinies, i modelli e le ambientazioni durante le fasi processuali sono realizzate in tre dimensioni, mantenendo però inalterata la qualità artistica dei capitoli precedenti. I momenti esplorativi sono realizzati invece completamente in 2D, proprio come nei primi giochi della serie sul caro vecchio Nintendo DS.
Pur non muovendo un numero esagerato di poligoni, la resa visiva complessiva è appunto di tutto rispetto, grazie all’ottimo lavoro di Capcom nei riguardi delle animazioni e delle espressioni facciali dei personaggi. L’unico difetto è dato da un leggero aliasing che va a sporcare il quadro generale, ma si tratta di un problema tutto sommato trascurabile. Come da tradizione, sia il touch screen che il microfono sono ben sfruttati, possiamo gridare “objection” senza sentirci fuori luogo.
Buona la colonna sonora, la quale contiene degli ottimi remix delle tracce dei vecchi capitoli, aggiungendone anche di nuove. Il doppiaggio è presente solo durante i filmati e in alcuni specifici momenti, per il resto ci affida all’enorme numero di righe di testo. A tal proposito, il gioco è disponibile solo e soltanto in inglese, ma la possibilità di soffermarci sui dialoghi e la non eccessiva presenza di slang, non dovrebbero creare particolari problemi di comprensione.