Pikmin 4: puccioso sì, ma guai a lasciarsi ingannare. Recensione (Nintendo Switch)

L'ultimo capitolo della serie prodotta da Shigeru Miyamoto prende, espande e migliora diversi degli aspetti già istituiti dai giochi precedenti.

Pikmin 4 Anteprima Recensione Nintendo Switch 15

I teneri, simpatici e coccolosi Pikmin nascondono un segreto. Si, lo sappiamo…come possono questi divertenti esserini nascondere qualcosa? Beh, dietro a questa facciata, Pikmin 4 non è un gioco banale, anzi, questo quarto capitolo è uno strategico raffinato e stratificato dove nulla è stato lasciato al caso e ha migliorato la formula in modo intelligente e accurato. Insomma, non è un titolo da sottovalutare, anche se travestito da un manto di ‘pucciosità‘.

Le premesse di Pikmin

pikmin 4 nintendo switch

Come da tradizione, la trama di Pikmin non regala momenti intensi ma piuttosto si limita a dare un contesto al perché siamo coinvolti in questa avventura, senza arricchire ulteriormente questa avventura dal punto di vista narrativo. Noi siamo una giovane recluta di una squadra di salvataggio e la nostra missione principale è quella di recuperare sano e salvo il comandante Olimar e i gli altri componenti del team di cui facevamo parte.

Dopo una serie di brevi intermezzi che riassumono gli antefatti e una breve parte di tutorial, il gioco ci consente di avviare la personalizzazione del nostro avatar con le varie opzioni come forma del viso o il colore della tuta.

In realtà le possibilità messe a nostra disposizione sono piuttosto limitate ma è possibile cambiare le varie caratteristiche anche successivamente e lasciamo scoprire a voi come sbloccare questa opzione. L’estetica generale si attesta ad un livello assolutamente apprezzabile che strizza l’occhio ad un cartoonesco coloratissimo e brillante che ben si armonizza al contesto scanzonato dell’opera e riesce a differenziare con mestiere le varie mappe di gioco.

La regola d’oro di Nintendo: Gameplay > Trama

È inutile dire che come ogni gioco Nintendo, anche Pikmin 4 non sfugge alla regola che vede la preminenza del gameplay rispetto al comparto narrativo e quindi gran parte della nostra analisi si concentra proprio sulle meccaniche e le dinamiche risultanti.

Per chi è già avvezzo alla serie, Pikmin 4 non offre uno stravolgimento del sistema base che prevedeva l’uso dei piccoli Pikmin per svolgere una lunga lista di compiti come il trasporto degli oggetti all’attacco puro, ma era la differenziazione delle caratteristiche di questi esseri il vero fulcro della componente strategica dell’opera: infatti questi sono di diversi colori determinandone competenze specifiche, resistenze e debolezze, ad esempio i rossi sono resistenti al fuoco e i blu sono in grado di nuotare.

Questo elemento di design conferiva stratificazione e profondità ad un gioco che solo in apparenza sembrava piuttosto banale, ma considerando che l’avventura prevedeva anche un tempo limite per concludere le varie task, il tutto diventava molto più complesso. Anche questo episodio prevede un timer per concludere la giornata di esplorazione e un numero massimo di Pikmin utilizzabili per livello.

L’unica eccezione allo scorrere del tempo sono i ben ritrovati dungeon sotterranei che offrono un’ulteriore occasione di farming materiali e del luminum necessario per sbloccare altre mappe. In questo capitolo, abbiamo a disposizione pikmin vecchi e nuovi come quelli di ghiaccio che consentono di congelare nemici e pozze d’acqua e sta a voi gestirne la nascita e la sopravvivenza.

Mappe più grandi, livelli più profondi

La proprietà che più salta all’occhio è una rinnovata estensione delle mappe che ne espande le dimensioni tanto da aver costretto gli sviluppatori a prevedere la possibilità di spostare la base operativa e la “cipolla” tra una zona e l’altra del livello e vi garantiamo che lo farete spesso anche a causa del buon quantitativo di cose da scoprire o tesori da agguantare.

Anche il level design ha visto delle evoluzioni, infatti alcune porzioni di mappa si rivelano solo se si attende un certo momento della giornata e alcune zone sono accessibili solo se avrete un certo numero di specifici Pikmin.

Ulteriore innovazione che in parte si lega al level design è la presenza del cane da soccorso Occin che sarà la nostra cavalcatura d’elezione ma scoprirete che è possibile controllarlo in autonomia, in particolare per risolvere alcuni enigmi ambientali congegnati specificatamente per utilizzare la meccanica dello switch tra il vostro personaggio e questo strano animale. Data la versatilità di Occin, avrete a disposizione un lungo elenco di abilità da fargli apprendere e migliorare come lo sprint o il nuoto.

Farming, alleato essenziale

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Sempre in relazione alla ri-concettualizzazione delle mappe, è necessario garantirsi un buon quantitativo di materiali utili nel riparare ponti di fortuna o innaffiatori per poter accedere a diverse porzioni di mappa, aprire scorciatoie o scoprire luoghi segreti. Anche il nostro personaggio ha l’occasione per espandere le proprie abilità o resistenze ma solamente con l’acquisto di oggetti utili come droni, armature di vario genere e oggetti come bombe o bocconi paralizzanti.

In generale, gli sviluppatori si sono concentrati nel progettare tante situazioni che il giocatore dovrà risolvere nel modo più efficiente possibile e in molti casi, si nota come molti enigmi possono essere risolti con approcci differenti. Ad esempio abbiamo la necessità di avere un certo numero di Pikmin di ghiaccio per raggiungere un certo tesoro ma poi ci renderemo conto che possiamo utilizzare quelli volanti per avere lo stesso risultato.

È presente anche la possibilità di riavviare parti di scontri qualora si sia commesso un qualche errore strategico. Consideriamo questa una feature molto utile per coloro che non sono particolarmente avvezzi al genere strategico. Insomma, Pikmin 4 offre un sistema che si presta ad una versatilità ludica di tutto rispetto ai suoi predecessori.

Riuscirete a superare la notte?

Se già affrontare la missione principale consta di un quantitativo di contenuto ragguardevole, il gioco prevede anche specifiche missioni notturne che risultano essere leggermente più difficili e consentono anche di soddisfare alcune emergenze ludiche della trama. A questo si devono aggiungere le missioni Dandori che prevedono una sorta di PvE che obbligano il giocatore a razionalizzare ogni mossa al fine di raccogliere quanti più tesori e nemici entro un certo limite di tempo. Questa opzione è prevista anche in modalità PvP.

Anche la mera esplorazione viene premiata adeguatamente e il modo che gli sviluppatori hanno definito per questo scopo sono gli esploratori dispersi che man a mano scoverete: infatti,  in capo a molti di essi sono collegate missioni secondarie come ritrovare certe collezioni di tesori o far sbocciare i Pikmin nutrendoli con della linfa. In buona sostanza, il titolo spinge fortemente al completismo di ogni singolo anfratto di gioco.

Le bossfight sono caratterizzate da una progressione della difficoltà costante, sebbene non stiamo parlando di battaglie particolarmente pervicaci ma che, piuttosto, costringono molto spesso a dover spremere le meningi per vincerle nel modo più veloce ma soprattutto più efficiente possibile, anche a costo di dover vedere le proprie truppe divorate.

Tecnicamente, il titolo presenta miglioramenti considerevoli partendo da una migliore gestione della telecamera e una più reattiva risposta dell’IA dei Pikmin tanto da rendere più agevole il loro richiamo in battaglia anche durante gli scontri più complessi da gestire e la longevità è piuttosto considerevole e diventa sfidante cercarne di accorciarne la conclusione.

In conclusione: com’è Pikmin 4?

Questo Pikmin 4 si presenta come una versione estremamente migliorata delle precedenti e il lavoro compiuto dagli sviluppatori, sopratutto sul versante level design è assolutamente apprezzabile sia in termini di esplorazione che di gestione dello spazio di gioco. Abbiamo apprezzato la flessibilità del sistema che non fa altro che rinfrescare una formula già di per sé consolidata nel tempo e offre nuovi spunti ludici sopratutto per coloro che conoscono il titolo. Al contrario avremmo preferito una scrittura un po’ più strutturata che potesse risollevare un livello di scrittura che si propone solo come strumento di servizio.

Il gioco è atteso in esclusiva su Nintendo Switch a partire dal 21 luglio. Potete recuperare anche i primi due capitoli della serie sempre su Nintendo Switch disponibili in un comodo bundle. Li abbiamo recensiti qui.

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
8.5
pikmin-4-puccioso-si-ma-guai-a-lasciarsi-ingannare-recensione-nintendo-switchL'ultimo capitolo della serie Nintendo prodotta da Shigeru Miyamoto non è che una conferma di quanto di buono fatto fino a questo momento. La trama, come spesso accade quando si tratta della Grande N, viene sacrificata in favore di un gameplay più vario, approfondito e che richiede - spesso e volentieri - velocità di pensiero e capacità di pianificazione.