PlayStation 5 e Xbox Series X continuano a essere letteralmente introvabili. Questo non solo per la scarsità delle scorte disponibili, ma anche a causa dei bagarini e del loro sporco lavoro finalizzato ad accaparrarsene quante più possibile.
L’ultima trovata è stata quella di scavare nel codice sorgente del sito per scovare i link delle console non ancora disponibili per la vendita ed effettuare l’ordine quando il prodotto risulta ancora non disponibile. Questo grazie a una tecnica chiamata “Loophole“.
Come sappiamo nella scorsa settimana è stato spedito un nuovo stock di PlayStation 5. A rimetterle in vendita per prima è stata la catena GAME, e come sappiamo circa 2.000 console sono finite nelle mani dei bagarini. Questa cosa ha costretto la catena a sospendere tutte le vendite, e fare una verifica manuale di ogni singolo acquisto.
Proprio nelle ultime ore è accaduto un fatto analogo alla catena inglese Argos che ieri avrebbe dovuto rimettere in vendita PlayStation 5 come annunciato sui propri social ufficiali. Purtroppo le PS5 sono andate esaurite quasi immediatamente.
Da un controllo più accurato, diverse fonti interne hanno svelato a IGN che alcuni acquisti erano stati già piazzati la sera del 25 gennaio. Questo grazie a un loophole che ha permesso ai bagarini di scovare i link per piazzare gli ordini.
Ad oggi non sappiamo come si sia evoluta la situazione. Sappiamo unicamente che tali link sono stati disabilitati. Non è invece noto quante console sono state ordinate in questo modo e se Argos ha preso provvedimenti nei loro confronti.
Vi ricordiamo di iscrivervi al nostro canale Telegram delle offerte per essere aggiornati sulla disponibilità di PlayStation 5 e Xbox Series X, e per scoprire ogni giorno le migliori promozioni. Vi ricordiamo inoltre di consultare la nostra guida dedicata all’acquisto di PS5 per tutte le informazioni e i link.
Fonte: IGN
Non vorrei offendere nessuno o risultare scortese soprattutto perché potrei sbagliarmi ma non esiste una cosa come una tecnica chiamata “loophole” con tanto di virgolette come l’avete messa giù nell’articolo. Un loophole è semplicemente un cavillo o una scappatoia. In questo caso, se posso indovinare cosa è successo qui, credo ci sia stato un errore di traduzione o perlomeno un’assunzione errata da parte di chi ha scritto l’articolo. Un loophole non è una specifica tecnica di hacking, è semplicemente una parola che descrive appropriatamente l’exploit usato dai bagarini per ottenere informazioni sulla disponibilità delle console in anticipo rispetto al resto del pubblico. In questo caso probabilmente il portale di questi venditori ha la possibilità di impostare un lancio programmato di un prodotto mantenendo il prodotto “nascosto” fino al momento stabilito ma chiunque abbia il link può vedere quando un prodotto verrà messa sul mercato. Il link anche se non accessibile attraverso click dalla home del sito del venditore può essere indovinato facilmente se il venditore usa un numero progressivo o identificatori altrettanto ingenui per i prodotti e ai bagarini basta aspettare e controllare tutti i nuovi prodotti aggiunti per trovare quello che a loro interessa. Il “loophole”, la scappatoia, in questione è che anche se il link non dovrebbe essere disponibile al pubblico è facilmente individuabile da chiunque abbia un minimo di conoscenza di come funzioni internet e l’intraprendenza per farlo, il tutto senza nemmeno dover “scavare nel codice sorgente” o altro. Ovviamente l’assistenza di un programma che cerca in automatico le pagine contenenti qualcosa è molto d’aiuto ma niente di estremamente complicato. Tutto questo è basato su speculazioni perchè non ho testato la cosa ma Argos sembra veramente avere i suoi prodotti in ordine progressivo o quasi.