“Abbiamo deciso di rimandare l’evento PlayStation 5 fissato per il 4 giugno”, si legge in un tweet fissato in cima al profilo Twitter ufficiale di PlayStation. “Sappiamo che giocatori di ogni parte del mondo sono eccitati all’idea di vedere i giochi PlayStation 5, ma pensiamo non sia il momento adatto per festeggiare e quindi abbiamo deciso di fare un passo indietro, per permettere a voci più importanti di essere ascoltate”.
Questo annuncio fa seguito a un’altra dichiarazione, ancora più netta, che di seguito vi linkiamo e traduciamo. “Noi denunciamo” scrive PlayStation “il razzismo sistemico la violenza contro la comunità Nera. Continueremo a lavorare per un futuro segnato dall’empatia e dall’inclusione e ci schieriamo dalla parte dei nostri creatori, giocatori, impiegati, famiglie e amici di colore“. Firmando poi con hashtag “leViteNereContano”.
Un messaggio duro, diretto, ma in questa parentesi storica giusto. E soprattutto necessario.
Le ha fatto eco poco dopo Xbox, riprendendo il tweet e dichiarando “We stand together“, ovvero “Siamo uniti, ci siamo pure noi al vostro fianco in questa battaglia“. Dimostrando dunque di condividere gli stessi valori della rivale.
Un grande esempio, quello che ci hanno dato PlayStation e Xbox, di vicinanza e di empatia, contro ogni divisione. Che dovrebbe essere di grande insegnamento per tutti a prescindere, ma in particolare per tutti quegli “sventolatori di bandiere” della community gaming che al solo nominare l’uno o l’altro brand, non perdono mai occasione di farsi la guerra. La passione per il gaming dovrebbe unire e MAI dividere. Ricordatelo sempre!