Shuhei Yoshida, ex-presidente di Sony Interactive Entertainment e Sony Worldwide Studios che ha lasciato la compagnia solo recentemente, dopo 30 anni di carriera, ha confermato l’ovvio: pubblicare giochi PlayStation su PC serve non solo a trarre profitto dalle vendite dei giochi, ma anche a spingere l’utenza PC a comprare una PS5 dopo aver provato un gioco su PC, così da poter poi avere la possibilità di giocare subito il seguito di quel titolo. Yoshida ha affermato ciò in un’intervista concessa a Sacred Symbols+, la stessa dove ha espresso il suo parere sull’arrivo dei giochi Xbox su PS5 e svelato alcuni retroscena relativi alla cancellazione di The Last of Us Multiplayer.
PlayStation: la Cina è mercato PC e per raggiungerlo sono necessari i porting
“Una licenza per stampare soldi”, così Yoshida ha definito questa strategia, dal momento che va ad impattare sia sulle vendite dei giochi, i cui porting hanno un costo irrisorio rispetto allo sviluppo di un titolo da zero, che delle console stesse. Sony ha avviato questo tipo di pratica nel 2020, lanciando Death Stranding e, qualche settimana più tardi, Horizon Zero Dawn Complete Edition. Il lancio di quest’ultimo, sebbene non fu perfetto come per Death Stranding, ha permesso agli utenti PC di poter finalmente sperimentare l’avventura di Aloy con un tempismo ideale, dato che da lì a poco sarebbe partita la campagna marketing per il suo sequel.
“Pubblicare i giochi su PC ha diverse conseguenze, tra cui raggiungere un nuovo pubblico che non possiede le console, specialmente in quelle zone dove le console non sono molto popolari”, spiega Yoshida. Tra questi mercati a spiccare è la Cina, dove il mercato console non riesce a sfondare. “La Cina è un mercato di console in crescita, ma comunque molto piccolo. Al fine di raggiungere il pubblico in paesi come la Cina è quindi necessario pubblicare su PC. Dunque, credo che le versioni PC riescano davvero a raggiungere un nuovo audience”.
“L’idea è che queste persone possano diventare fan di un particolare franchise, e poi quando un nuovo capitolo di quella serie viene pubblicato, potrebbero convincersi a comprare una PlayStation. In più aggiunge profitti, perché realizzare un porting su PC è molto più economico che creare un titolo da zero. Dunque, è quasi come stampare soldi. E questo ci aiuta a investire su nuovi titoli ora che il costo dei giochi è aumentato”, ha poi concluso Yoshida. In tal senso, il prossimo port è The Last of Us: Parte 2 Remastered, il quale verrà spinto anche dal lancio della seconda stagione dell’omonima serie TV HBO.

Fonte: PushSquare