
La comunità hardware si è accesa dopo che sono stati riportati più di cento casi di CPU AMD Ryzen 7 9800X3D che hanno subito danni irreversibili al socket AM5 e al rispettivo processore, spesso ‘bruciati‘ in modo evidente. La maggior parte degli episodi (circa l’82%) coinvolge schede madri ASRock (modelli X870, B850 in primis), con report arrivati da Reddit e forum tecnici. Gli utenti descrivono danni visibili sul socket AM5 e segni di bruciature tra i pin e il PBC, in certi casi fin dal primo avvio.
AMD punta i riflettori sui BIOS e le impostazioni eccessive
In una sessione di Questions & Answers con il sito coreano QuasarZone, AMD ha attribuito parte della responsabilità alle impostazioni BIOS fornite da alcuni produttori (ODM) che non aderirebbero ai valori di tensione, corrente e PBO raccomandati. Ciò può portare a condizioni operative estreme, mentre l’ampia gamma di opzioni disponibili renderebbe difficile testare ogni utilizzo possibile. AMD ha raccomandato agli utenti di aggiornare immediatamente il BIOS all’ultima versione stabile e ha sottolineato che sta collaborando con i partner per risolvere il problema a livello di piattaforma.
ASRock risponde: corpi estranei nel socket e aggiornamenti BIOS
ASRock, inizialmente, aveva attribuito i problemi a una presunta incompatibilità della memoria, pubblicando una serie di aggiornamenti BIOS. Tuttavia, spiegano, la causa reale è risultata essere la presenza di corpi estranei (come polvere) nei socket AM5, che una volta rimossi hanno permesso al processore di funzionare regolarmente. La pubblicazione del BIOS v3.25 ha incluso modifiche a parametri come EDC, TDC e “shadow voltage”, e da allora i casi di burnout sono sensibilmente diminuiti, anche se non del tutto eliminati.
Situazione complessa: tra hardware, errori utente e bisogno di chiarezza
Sebbene queste problematiche non riguardino la totalità dei processori Ryzen X3D venduti – il numero di casi è limitato rispetto ai volumi di mercato – il pattern ripetuto e le indagini forensi hanno sollevato seri interrogativi sulla qualità dei BIOS OEM, sui test di validazione e persino sulle pratiche di assemblaggio delle motherboard. Alcuni utenti mettono in dubbio se anche cause di errata installazione possano aver contribuito ai danni. L’unico sollievo concreto è la disponibilità di AMD di effettuare RMA e sostituzioni senza ostacoli per gli utenti coinvolti.
Fonte: Tom’s Hardware









